Con esemplare senso di miopia, incompetenza e incapacità politica, tradimento del democratico voto referendario, la gran parte dei Sindaci della Provincia ha approvato l'aggregazione Acam - Iren quale regalo natalizio per gli spezzini, dando in pasto ad Iren Acam e soprattutto Acam Acque (società tesoretto del gruppo, visti gli utili milionari di questi ultimi anni dovuti anche agli aumenti in bolletta).
Ma come si sa, l'appetito (di IREN) vien mangiando .. e quindi la Befana ci porta un altro dono.
In questi giorni infatti, in molti portoni della città, è appeso un avviso di Iren (allegato) con il quale si annuncia la visita di incaricati della società per illustrare ai cittadini "..l'offerta commerciale che meglio risponde alle caratteristiche della propria fornitura...".
In sintesi, Iren cercherà di far sottoscrivere ai cittadini nuovi contratti per il gas e l'energia.
Non vorremmo che si sfruttasse la nuova presenza di Iren in città, per convincere i cittadini a cambiare gestore per il gas e l'energia elettrica.
Abbiamo già avuto negative esperienze al momento del passaggio del gas da Acam ad Eni gas, quando parecchi cittadini, soprattutto anziani e confondendosi nei dettagli delle offerte, ritenevano di dover sottoscrivere nuovi contratti, a pena di non avere più la fornitura del gas.
Informiamo i cittadini che la prossima (purtroppo) cessione di Acam Acque ad Iren NON comporterà la necessià di sottoscrivere nuovi contratti per la fornitura d'acqua e tantomeno la necessità di sottoscrivere con Iren nuovi contratti per il gas o l'energia.
Invitiamo, quindi, i cittadini, nel caso si convincessero della bontà della proposta di Iren, a vigilare sulle offerte e a pretendere da Iren le migliori condizioni - economiche e non - per tutta la durata del contratto e non, come spesso capita, solo per la fase di prima attivazione.
Per parte nostra osserviamo che l'avviso affisso da IREN dimostra l'avanzamento della campagna di conquiste che completeranno il controllo di Iren sui servizi a rete (acqua e gas) e ambientali, con l'acquisizione di AMIU a Genova e di ACAM alla Spezia e in prospettiva a tutta la Liguria.
Campagna di conquiste che ha come obiettivo l'aumento dei profitti di Iren, come esposto nei piani della società: l'obiettivo è raggiungere una remunerazione degli azionisti dall'attuale 5,5% all'8% entro il 2021.
A Genova Iren ha distribuito utili nel periodo 2010-2013 di 81,2 mln di €, di cui 29 circa ai comuni, e 52,5 a Banche, Assicurazioni, Fondi di investimento ecc..
Non scommettiamo - perchè saremmo certamente perdenti - sul fatto che gli incaricati di Iren, così solerti nel piazzare nuovi contratti, lo siano altrettanto quando si verificheranno guasti sulla rete (Genova insegna), piuttosto che nel rispondere ai call center, ove si rivolgeranno i cittadini per lamentare i sicuri aumenti delle bollette (alla Spezia una famiglia di tre persone con una fascia di consumo a 150 mc/anno di acqua paga 262,oo euro, mentre a Parma - gestita da Iren - la stessa famiglia ne paga 323,00).
Comitato spezzino acquabenecomune
