Fino ad ieri sfuggiva ai più la configurazione vessatoria e socialmente odiosa di questa tassa. Notizie del profondo malcontento degli arcolani sono arrivate anche alla stampa e hanno trovato eco in una assemblea popolare alla quale abbiamo partecipato. Siamo assolutamente contrari alla tares, ma non per facile populismo, ma perché viene introdotta in una realtà sociale, economica e finanziaria ormai al collasso. Se è pur vero che è una tassa calata dall'alto (da uno Stato sempre più esoso e vorace) è anche vero che le "rivoluzioni pacifiche" si fanno dal basso. Il nostro pensiero è che i Comuni e quindi anche il Sindaco di Arcola, debbano dire basta! Si devono rifiutare di fare da odiati esattori. Non bisogna dimenticare che la Tares sarà aumentata di una tangente di 0,30 centesimi di euro per ogni m2 che andranno direttamente nelle casse dello Stato. I rincari graveranno mediamente sulle famiglie arcolane per circa un 90/100% di aumento, ma per realtà non domestiche (per es. commerciali) si andrà anche 200%. Sapete chi spenderà meno ? Le banche, risparmieranno un 20% circa, per meccanismi particolari; su questi meccanismi, anche questi calati dall'alto, non avevamo dubbi. E' pur vero che si è cercato di inserire ammortizzatori sociali, ma la "mannaia" sarà destabilizzante ugualmente per la maggior parte delle famiglie e delle attività commerciali arcolane. Infine il nostro no alla Tares vale anche per l'interlocutore che il Comune di Arcola ha, l'ACAM; è un carrozzone degli enti locali trasformata da azienda in "poltronificio", ricovero per politici trombati o per politici emergenti. Solo un mese fa l'AD di ACAM girava i Consigli Comunali per far passare un piano finanziario di salvataggio perché ACAM è al tracollo. Consegnereste voi i vostri soldi a una azienda che è sull'orlo del fallimento? E allora ? Bisogna cambiare il "sistema" e per il cambiamento noi di Forza Nuova siamo pronti.

Stefano Paglini
Segretario Comunale Forza Nuova Arcola