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L’Intelligenza Artificiale sbarca nel Porto della Spezia In evidenza

di Alice Tintori – Quarta rivoluzione industriale e Intelligenza Artificiale: il Porto della Spezia rappresentato in audizione al Senato

Il 31 ottobre, in occasione del Press Day, la Stampa locale ha avuto l’opportunità di incontrare i vertici di LSCT (La Spezia Container Terminal). Presenti all’incontro: Matthieu Gasselin (CEO Contship Italia Group), Cristiano Pieragnolo (CCO Contship Italia Group), Alessandro Pellegri (Chief Operating Officer di LSCT), Renato Dessì (CIO Contship Italia Group), Luca Trevisan (Chief Human Resources Officer), Walter Cardaci (Project Development, QHSSE & ESG Director).  

Tra i temi trattati, è stato particolarmente interessante quello relativo alle opportunità che potrebbero derivare dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in merito a migliorie ed efficientamenti di molti aspetti della logistica, tra cui la gestione delle aree portuali.

Sul tema è intervenuto in particolare l’Ing. Renato Dessì, che recentemente ha rappresentato ASSITERMINAL (Associazione Italiana Port&Terminal Operators) al Senato della Repubblica Italiana per illustrare le sfide che l'Intelligenza Artificiale porterà al settore della logistica delle merci.

Il 10 ottobre l’Ing. Dessì è stato ascoltato presso la Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica del Senato della Repubblica, in qualità di rappresentante di ASSITERMINAL.

Punto all’ordine del giorno: indagine conoscitiva sull'utilizzo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale nella pianificazione, nella costruzione e nel monitoraggio delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali e logistiche.

All’interno di questa audizione sono stati ascoltati i rappresentanti di Anitec Assinform, Assiterminal e Federazione italiana autotrasportatori (FIAP).

Importante il tema trattato e la sfida che attende le aziende italiane e non solo nell’impatto che ci sta travolgendo con la quarta rivoluzione industriale e l’Intelligenza Artificiale, in particolare nel mondo della logistica.

L’Ing. Renato Dessì inizia il suo discorso con un’interessante digressione sul passato e sulle precedenti rivoluzioni industriali.

La prima rivoluzione industriale, alla fine del ‘700, è stata contraddistinta dalla meccanizzazione; ha sostituito i muscoli di persone e animali con la macchina a vapore.

Dopo circa un secolo, arriva l’elettrificazione, viene capito come generare energia lontano dal punto in cui viene utilizzata. Come conseguenza, la creazione delle catene di montaggio e delle linee produttive. Dal punto di vista sociale, porta importanti sconvolgimenti come l’urbanizzazione e l’abbandono delle campagne.

Dopo circa 100 anni, terza rivoluzione industriale, focalizzata sull’informazione. L’elettronica e l’informatica entrano a far parte della nostra quotidianità.

Ed oggi siamo arrivati a quella che viene riconosciuta come quarta rivoluzione industriale. L’Ing. Dessì prosegue: l’elemento caratterizzante, al di là di come potrebbe apparire, non è l’intelligenza artificiale ma sono i dati. Enormi quantità di dati. Sui dati si usano tutta una serie algoritmi, che adesso sono riconosciuti come Intelligenza Artificiale. Nel corpo umano, possiamo pensare all’analogia col cervello: raccoglie informazioni dal corpo, le elabora e prende decisioni.

Noi saremo obbligati ad adattarci a questa quarta rivoluzione industriale.  Impensabile tornare indietro. Il mondo deve prepararsi, arrivare primi o ultimi può fare la differenza. E la sfida deve essere vissuta come opportunità.

 La strada da intraprendere è complessa. Le aziende del mondo dei trasporti e della logistica delle merci sono variegate, si va da aziende strutturate ad aziende di piccolissime dimensioni, si pensi ai padroncini dei camion.

Alcuni operatori sono completamente privi di sistemi informativi, altri operatori dispongono di sistemi informativi, più o meno evoluti.

Sulla strada da intraprendere si possono pensare tre tappe fondamentali.

Prima di tutto, l’interconnessione di operatori pubblici e privati; siamo ancora oggi sommersi dalla carta, e la dematerializzazione delle informazioni è un processo fondamentale da intraprendere al più presto.

Poi l’efficientamento intra-aziendale, le aziende devono cercare di migliorare i propri sistemi.

Infine, il traguardo più importante, l’efficientamento sistemico. Efficientare la logistica significa efficientare il Paese, perché attraverso la catena logistica passano tutti i beni intermedi e tutti i beni rivolti al consumatore finale. Efficientamento sistemico significa migliorare i costi economici e i costi ambientali.

L’Intelligenza Artificiale offrirà grandi opportunità in questo senso, e l’Ing. Dessì porta alcuni esempi relativi alla realtà del porto della Spezia.

Ad esempio, elaborando quantità impensabili di dati ed utilizzando algoritmi di grande complessità, l’Intelligenza Artificiale potrà ottimizzare il posizionamento dei container nell’area di stoccaggio dei terminal, al fine di ridurre il numero di movimentazioni necessarie. Questo avrà come conseguenza non solo un efficientamento delle operazioni aziendali, ma anche un forte impatto ambientale perché ridurrà le emissioni di CO2 delle gru che movimentano i container, che consumano moltissima energia.

Anche nel campo della logistica potranno esserci ottimizzazioni. Oggi, ad esempio, ci sono treni merci che viaggiano pieni all’andata e vuoti al ritorno. Se riusciremo ad evitare queste situazioni, avremo ottimizzato i costi ma anche migliorato la situazione ambientale, con i vantaggi simili all’utilizzo di macchine collettive per il trasporto di persone da una città all’altra.

L’intelligenza Artificiale ci potrà anche permettere di ottimizzare la comunicazione, con la possibilità ad esempio di trasformare semplici email in istruzioni operative sui sistemi; se ne occupa la “generative AI”, branca dell’Intelligenza artificiale che “simula” il dialogo umano. Questo significa che anche piccoli imprenditori, come ad esempio i padroncini dei camion, non dovranno fare investimenti economici proibitivi ma potranno continuare ad utilizzare semplici email per comunicare.

Infine, molto importante l’aspetto riguardante la certificazione dei dati. Non ci sarà più bisogno di dedicare tempo e lavoro con laboriosi fogli di calcolo per i controlli relativi alla quadratura delle moltissime operazioni in ingresso e in uscita. La certificazione delle operazioni eseguite dai vari operatori della logistica e della Pubblica Amministrazione verrà eseguita tramite Blockchain: un “notaio digitale” certificherà ogni singola operazione.

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