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Ad Alvini serve una vittoria contro la Reggiana per riprendere il cammino in fiducia In evidenza

di Massimo Guerra - Confermati i dieci undicesimi della sfida persa contro il Venezia

Inizio di campionato in salita per lo Spezia di Massimiliano Alvini, inchiodato a un solo punto in classifica dopo le tre sconfitte consecutive contro Catanzaro, Como e Venezia.

 
Dopo la vittoria sul filo di lana in coppa Italia contro il Venezia e il pari strappato a Bolzano contro il Sud Tirolo i tifosi si aspettavano tutt'altro scenario, dopo la terribile delusione per la retrocessione in "B", figlia di una a dir poco approssimativa politica di "rinforzo" del mercato di gennaio con lo Spezia in serie A fuori dalla zona rossa, politica condotta spendendo tanti soldi da Macia e Melissano, con l'arrivo di giocatori infortunati (Zurkowski) o inadatti alla serie A (Moutinho, Krollis e Cipot) ma anche alla serie B, visto e considerato che nella squadra di Alvini siedono in panchina.


La serie B e il mercato estivo hanno portato via i giocatori migliori, tranne Verde, mentre in ingresso Macia ha fatto il possibile con i pochi soldi messi a disposizione dalla proprietà, ovvero i 3,5 milioni circa ricavati dalla cessione di Agudelo agli arabi.

Senza Nzola, Holm, Bastoni, Agudelo, Ferrer, Bourabia e con gli infortuni di Wisniewski e Hristov il tecnico aquilotto si è ritrovato a gestire una squadra del tutto rinnovata, tra le più giovani se non la più giovane della B, con gli inevitabili problemi di adattamento e inserimento propri di tale realtà, oltretutto senza il supporto del tifo del Picco per l'esilio a Cesena dovuto al protrarsi dei lavori di rifacimento della tribuna.

 
Nel suo ultimo anno di B prima della storica promozione Vincenzo Italiano perse 5 partite nelle prime 7, dopo l'esordio vittorioso per 3 a 0 contro il Cittadella: non venne esonerato perché un certo Guido Angelozzi si mise di traverso con Volpi, per essere poi ripagato in malo modo.

Non è chiaro se lo stesso ragionamento potrà valere per Alvini: il tempo non gli fa sponda, la vittoria in campionato gli manca da 22 giornate, di cui 18  con la Cremonese in serie A e le prime 4 di quest'anno in cadetteria, un fardello non facile da gestire per chiunque, che solo una vittoria può spazzare via come neve al sole.

 


È chiaro che alla fine della prossima settimana, dopo il triplice impegno contro Reggiana (sabato  pomeriggio), Brescia (martedì sera) e Feralpi Salò (sabato 30 pomeriggio) in base ai punti conquistati sapremo se il tecnico toscano sarà ancora seduto sulla panchina dello Spezia: in pole position per subentrargli ci sarebbr Pippo Inzaghi.


La sfida di domani contro la Reggina porta con sé tanti risvolti: a Reggio Emilia Alvini è stato amatissimo, dopo aver riportato gli emiliani in serie B a distanza di oltre 20 anni, e ora su quella panchina siede Nesta, l'ex mister del Frosinone battuto dallo Spezia nei playoff per la serie A.


La squadra emiliana dopo un buon avvio in Coppa Italia, dove ha battuto Pescara e Monza ha iniziato il campionato di B tra alti e bassi, perdendo la prima contro il Cittadella in trasferta, pareggiando poi a como prima di perdere, senza demerito, in casa contro il Palermo, pareggiando nel derby contro il Parma e nell'ultima contro la Cremonese. 

 


In 5 partite 3 pareggi e 2 sconfitte, con 5 gol fatti e 8 subiti. Una squadra costruita dal nuovo Ds Goretti non solo per mantenere la serie B conquistata dopo tanti anni, ma anche per fare qualcosa di meglio, questo dice almeno il budget messo sul tavolo dal patron Amadei.

 


Lo Spezia da parte sua si propone per 10/11 nella stessa formazione sconfitta, senza demerito, a Venezia. Il dubbio principale in difesa, perché fino a ieri l'ottimo Bertola visto al Penzo aveva 37,8 di febbre, mentre Muhl sta recuperando dall'infortunio. Possibile l'impiego dal primo minuto vicino a Nikolaou di Gelashvili, con Amian e Reca larghi in fascia. 

 


Capitolo Picco: la deadline resta fissata al prossimo 8 ottobre per il derby con il Pisa. Innegabili i problemi per rispettare quella data, anche se tutta la filiera di cantiere, dal committente ai progettisti, dalle imprese ai collaudatori, sono impegnati ogni giorno nel tentativo di rispettare il termine di consegna.

 


Di ieri il semaforo verde dato in Prefettura dalla conferenza dei servizi, chiamata a decidere sulle varianti al progetto iniziale e sulle indicazioni fornite in materia di antincendio e vie di fuga.  Dalla riunione è arrivata una fumata bianca, ma l'obiettivo resta arduo come un gran premio della montagna da scalare con una bici da città.

 


Ammesso che il cronoprogramma venga rispettato, a dare gli ok definitivi dovranno essere, in sequenza, la commissione provinciale dei locali di pubblico spettacolo, la commissione infrastrutturale della Lega B (che ha già inviato l'ingegner Longhi in avanscoperta) e la stessa Figc. 

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