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Sarzana, il Consiglio Comunale boccia la richiesta di più informazioni sui progetti per Marinella In evidenza

di Luca Manfredini – Il capogruppo di Sarzana in movimento aveva richiesto che Renovo e White Holding fornissero maggiori indicazioni sui loro progetti per le diverse parti dell'area.

 

Dopo l'ordine del giorno relativo al contrasto alla violenza sulle donne, il consiglio Comunale di Sarzana che si è riunito lunedì 26 febbraio (come sottolineato presenti solo 10 consiglieri nella prima parte della seduta ed 8 nella seconda) ha affrontato la questione dela petizione “Campi elettromagnetici e studi sui rischi per la salute”. Ma l’analisi della stessa è stata sospesa per consentire una futura discussione unica sull’argomento in considerazione della nuova petizione presentata dal “Comitato Sarzana, che botta!”. Il Consigliere Torre, Pres. della Commissione Territorio, si impegna a convocare al più presto una nuova Commissione ed al primo Consiglio utile indire nuova discussione.

L’Ordine del giorno successivo era presentato dal Consigliere Valter Chiappini (Sarzana in movimento) su: “Acquisto delle proprietà della Società Marinella Spa da parte della Società Renovo Spa”, integrata da una proposta di mozione sull'ipotesi di acquisto delle proprietà della Società Marinella Spa da parte della Società White Holding – Gruppo Volpi. Gli ordini erano tesi a dare mandato a Sindaco e Giunta per chiedere a Renovo e Volpi di “Ottemperare al loro impegno di coinvolgimento delle comunità locali (amministrazioni pubbliche, imprese e cittadinanza) fornendo al Consiglio comunale di Sarzana le linee guida ed i dettagli, almeno di massima, del progetto o dei progetti per ogni singolo comparto; area agricola, vecchio borgo e litorale, per dare modo di poter avviare l’ascolto ed il coinvolgimento delle comunità locali”.
Essenziale Chiappini: “Non chiediamo la luna ma solo approfondimenti su ciò che andrà ad incidere non solo sulla Tenuta, ma su Marinella e Sarzana tutta”.


Il Sindaco Alessio Cavarra prende subito la parola per ringraziare i Consiglieri tutti per l’interessamento a questo difficile momento che necessita dell’impegno di ognuno: “Tante le realtà consultate e tante quelle che si sono presentate con proposte, ma poche quelle rimaste al rush finale: Renovo con la proposta di affitto triennale e Volpi con la proposta di un anno, per la continuità e la salvaguardia dell’Azienda latte. Poi tutto è precipitato perché i liquidatori non ritengono sufficienti le garanzie, abbiamo insistito ancora e chiesto di aspettare, ma venerdì scorso dalla Società Marinella sono arrivate solo risposte negative. La Società non fa una gran figura, non si capisce il perché ancora si attenda o, peggio, si taccia sulle offerte dei due interessati, mentre la mandria viene messa in vendita. Ci siamo fatti carico di ostacolare ed interrompere la vendita ed il trasferimento, mantenendo qui gli animali e attiva la fattoria, abbiamo consultato tutti per cercare una disponibilità e l’abbiamo trovata ma l’accordo di massima slitta ancora e Marinella Spa prende ancora tempo. Un grazie ai lavoratori ed ai sindacati per il lavoro e la disponibilità, ma ora il tempo è scaduto e qualcuno deve decidere, e velocemente, nell’arco di poche ore”.

Cavarra ha avviato questa trattativa proprio con il soggetto terzo, la società compratrice della mandria, per mantenere gli animali a Marinella in attesa della decisione della proprietà, prevista a fine marzo, quando si riunirà il consiglio di amministrazione di Marinella Spa. Giorni forse utili per consentire ai presunti acquirenti di giocare tutte le loro carte.
“Lavorate ancora dietro alle quinte? Ancora da soli? Quando fallirete, come spesso fallite, falliranno i cittadini e la città – dichiara Chiappini – il vostro è un indistinto brusio di acquisti, di affitti, di prelazioni ma anche no, non sapete nulla e parliamo solo del nulla, ricordo ancora il Puc, il Pud ed il piano spiagge, mai nella giusta successione e mai ascoltati i consigli, schiavi noi tutti di interessi sovraordinati. Quante possibilità mai cercate e mai sfruttate in questi anni, quanti consigli e proposte mai ascoltate, ed ora che è finita cercate il nostro aiuto? Vogliamo Sarzana libera da questo sistema di Governo succube sempre di potentati, la vogliamo libera dagli interessi altrui”.

Rincara la dose il Consigliere Mione: “La tardiva presa di posizione del Sindaco è condivisibile perché Marinella deve vivere, pur con la consapevolezza che la politica ha sinora fallito sull’argomento. Unieco è filo diretto con il Pd, come pure Mps, non possiamo evitare di addossare precise responsabilità politiche. Il Sindaco apprezza ora i nostri interessamenti, quelli prima li ha sempre ripudiati però. Dove è ora il Caleo tanto criticato dal Sindaco e dalla Frassini, dove era prima quando tutti eravate uniti in uno stretto legame di disinteresse? In ogni campagna elettorale siamo sempre sommersi da panzane, dove è finito ora il Farinetti della cipolla di Tropea in trasferta a Marinella, dove è finito il Masterplan che aveva illuso anche me? Avete fatto dell’inadeguatezza il vostro fiore all’occhiello ed ora il Sindaco è in panico, attaccato ad un piccolo e flebile tubicino di ossigeno per 30 giorni. Domenica ci sono le elezioni, continuate pure ad illudere e a non cercate mai aiuto, se ora naufragate definitivamente la colpa è solo della vostra arroganza”.

Il Consigliere Torre va in difesa e spiega il perché gli ordini del giorno di Chiappini siano irricevibili: “La richiesta di Chiappini è condivisibile ma di difficile attuazione, le due società private tratteranno con la proprietà più che ascoltare noi. Colgo con favore l’impegno unanime proposto dai capigruppo per la difesa della tenuta ma per le proposte dei due privati non abbiamo sufficienti informazioni, né ci compete decidere quale dei due soggetti sia il migliore. L’impegno del Sindaco e di Caleo sul piano spiagge e sulla tenuta sono da rispettare, eletti dai cittadini hanno piena competenza e diritto nel fare. Ma queste sono polemiche che non mi interessano, trovo ben più inspiegabile la totale assenza del Sindaco De Ranieri, o di Toti che pare dimenticarsi che la Liguria non finisce ad Ameglia ma bensì a Sarzana”.
Mentre uno Zanetti sconsolato ripercorre tutta la storia di Marinella dagli anni '60 ad oggi, terminando con un lapidario: “L’epilogo scontato di una storia già annunciata da sempre, al di là anche delle responsabilità dei Sindaci”, il Consigliere Antola è preoccupato che arrivare a maggio sia solo un prolungamento di agonia ma: “Bisogna provarci, l’amministrazione ha investito su cose importanti per Marinella e vuole ancora crederci, vuole ancora quest’ultima speranza”.

Conclude le dichiarazioni di voto Mione: “Gli ordini del giorno di Chiappini sono giusti, può essere che gli acquirenti non vogliano rispondere più di tanto, ma una trattativa così importante non può tenere fuori i rappresentanti dei cittadini, come del resto avete fatto sempre voi in questa storia, magari per non farci curiosare troppo nelle segrete stanze”.

L’esito della votazione sugli ordini del giorno di Chiappini registra 4 voti favorevoli (Chiappini/Mione/Giorgi/Zanetti) e 5 contrari (Cavarra/Lorenzini/Torre/Antola/Mattioni).

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