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"Sarzana per Sarzana" dà voce ai cittadini In evidenza

di Luca Mafredini - "TuttiPossiamoParlarne" è lo slang lanciato dall'Associazione "Sarzana per Sarzana", un palco ed un microfono per fare raccontare ad ognuno la propria città.

Il 14 luglio piazza Calandrini accoglierà l'evento organizzato dall'Associazione, "Sarzana per Sarzana": dalle 21.00 in poi chiunque potrà parlare ed esprimere critiche e idee, segnalare e domandare e, per i più "vergognosi" e non avvezzi al microfono, ci saranno appositi fogli da compilare e consegnare (aprirà anche, tra pochi giorni, il sito - cliccate qui)

"TuttiPossiamoParlarne" diventa così non solo il titolo della prima serata dedicata, ma anche e soprattutto un esplicito invito ad attivarsi sulle problematiche sarzanesi e, magari, diventare parte propulsiva di un movimento partecipativo e ampio con un unico obiettivo comune: Il bene della città.

Dopo i due incontri pubblici dedicati alle problematiche del commercio, ed il terzo incontro su Marinella, l'associazione ora si ufficializza con questa "Agorà" (la piazza dove nell'antica Grecia si riunivano i cittadini in assemblee pubbliche).

"Non è sufficiente essere solo "cittadini elettori", non più, servono "cittadini protagonisti" riuniti in un movimento partecipativo reale, un gruppo allargato a tutti indipendentemente dalla storia di ognuno, dove ognuno dia un proprio contributo su ogni singola tematica.
Un contributo civico indispensabile che sia stimolo propositivo, non è più il tempo dei "No" a prescindere bensì del "Si, ma", per affrontare senza remore qualunque argomento con spirito propositivo".
Esordisce così il Dott. Roberto Mazza nella conferenza stampa organizzata nel suo studio. In sua compagnia; Paolo Mione, l'architetto Gianfranco Damiani, Clarke Ruggeri e Massimo Bettati.

"Vorremmo cittadini partecipi che abbiano la possibilità di controllare e sapere veramente quello che sta succedendo, è indispensabile visto la totale mancanza di trasparenza in questa città di soli "spot", Sarzana merità di più, abbiamo idee importanti e andiamo in piazza per ricevere altre idee - così Gianfranco Damiani - vogliamo trasparenza, partecipazione, condivisione e non solo "fede", non solo "Non disturbate il grande manovratore" e basta, il tempo del "Credo obbligatorio" é finito".

Clarke Ruggeri: "In molte piazze del nord Europa ci sono palchetti dove ogni cittadino può salire ed esporre le proprie opinioni, una forma di democrazia e trasparenza delle persone e delle idee.
Le persone possono portare idee, se manca il rapporto con le persone viene meno la politica.
Spero che l'apertura del dialogo verso tutte le fasce di età porti anche ad una presa di coscienza da parte dei giovani, lasciati spesso ai margini senza opportuni canali di dialogo e ascolto".

"Da Caleo in poi è stata decadenza, é venuto meno quello stato di avanzamento culturale che Sarzana ha sempre avuto e che necessita di passione e partecipazione - dichiara Bettati -
Non deve esistere più una politica di "parte", bensì una capacità di valorizzare le persone oneste, preparate e coraggiose che ambiscono ad un cambiamento e si mettono a disposizione, basta autoreferenzialità".

Impossibile non stuzzicare l'avvocato Paolo Mione sulla sua recente revoca da Presidente del Consiglio Comunale e facile ottenere risposta: "L'essere stato revocato dal mandato é la "prova provata" che io non sono la loro continuità, noi siamo la discontinuità rispetto a questo PD. Personalmente non farò nessun ricorso al Tar perché non mi interessa, noi lavoriamo, non viviamo di politica, ed il tempo che possiamo dedicare alla città lo dedichiamo sui problemi veri e non su "occupazione di sedie".
Ora c'é sicuramente un calo di professionalità nella Presidenza e nella Vicepresidenza ma non faremo certo una guerra a Lorenzini.
Ho l'impressione che si sia avviata una macchina per cercare di valorizzare quel poco che si è fatto (il riferimento è anche alle trasmissioni affidate a Tele Liguria Sud, pubblicità per il Sindaco pagata dal Comune), io penso che il denaro pubblico non deve essere usato per perseguire i propri piccoli obiettivi.
Le pubblicità possono essere pericolose se non sono reali, diventano "bufale", la gente viene aspettandosi il paradiso e poi scopre tutt'altra realtà.
Chi presenta ordini del giorno è considerato solo uno scocciatore, non uno che presenta un problema per superarlo, mi può andare anche bene il "Non disturbate il manovratore", ma solo se il manovratore è capace, se ci porta contro un muro è un problema".

Le sue parole poi sull'associazione: "Non abbiamo nomi perchè ora non è importante, li cercheremo assieme a tutti quelli che ci aiuteranno, insieme a chi vuole approcciarsi diversamente, insieme a chi vuole cambiare questa politica.
Semplicemente una città diversa con i cittadini partecipi e con pari opportunità di ingresso all'amministrazione, basta favoritismi, basta scambi, solo capacità e qualità".

Quasi 400 le adesioni già ricevute dall'associazione e un costante attivismo dimostrato, ora questo esperimento pubblico cui sarà invitata anche tutta la Giunta ed a cui anche noi di Gazzetta della Spezia parteciperemo curiosi.

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