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Piazza Verdi, Sebastiani (IDV): "Tradite le promesse elettorali. Cittadini inascoltati" In evidenza

Assistiamo da giorni al crescente malumore e alla rabbia che sta montando in larga parte dei cittadini spezzini in merito al rifacimento di Piazza Verdi.

Eppure le premesse (e promesse) nel programma elettorale della coalizione dei partiti di centrosinistra che ha appoggiato la candidatura del sindaco Federici erano le seguenti:
"Sulle scelte urbanistiche attuare i percorsi europei per la garanzia di compatibilità ambientale, definire con un piano di fattibilità gli equilibri pubblico-privato, aprire il più possibile in termini di competizione e avviare percorsi partecipativi istituzionali per scegliere le funzioni da inserire e la portata di determinati interventi".
Ma come sempre più spesso accade, ad elezioni avvenute, le promesse elettorali se le porta via il vento, e a nulla valgono le proteste dei cittadini che a più riprese reclamano una partecipazione attiva e condivisa delle scelte, e questo nonostante diversi punti di criticità evidenziati nel progetto Piazza Verdi, che possiamo così riassumere:
- non è stata chiesta la VIA
- la piazza è vincolata secondo le disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio
- non è orientata al contenimento energetico (impianti di decalcificazione, pompe, impianti di disinfestazione, ecc.)
- non è stato richiesto il permesso di costruire (conferenza dei servizi) trattandosi palesemente di una manutenzione straordinaria, ma di una ristrutturazione e innovazione
- esistono problemi di sicurezza (non di cantiere) per la presenza di "elementi sensibili": scuole, prefettura, poste (evacuazione, incendio, sommossa) non presi in considerazione nel progetto
- l'esecuzione in lotti (durata cantiere prevista 2 anni) rende per tutto il periodo problematico l'utilizzo della piazza e la sicurezza della stessa da parte di cittadini e attività commerciali e imprenditoriali
- il bando di concorso prevede una commissione nella quale sono state escluse le categorie economiche interessate e le associazioni ambientaliste nazionali. Ai cittadini non resta che costituirsi in comitato ed attivare ricorsi, nello specifico alla Procura della Repubblica, con la raccolta di centinaia di firme per far valere le proprie ragioni. Per tutti questi motivi ai cittadini spezzini va tutta la solidarietà da parte dell'Italia dei Valori e l'incitamento a continuare questa che è diventata una battaglia di civiltà.

 


Aldo Sebastiani
Italia dei Valori La Spezia

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