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Gli "Atti malfatti" di Mione: le sue parole dopo la mozione di sfiducia incassata In evidenza

di Luca Manfredini - Paolo Mione ha accolto oggi la stampa per spiegare la sua lettura della mozione di decadenza che da giorni impazza su tutti i media.

Stiamo parlando della ormai nota sfiducia presentata dal PD, ex partito di Mione, in unione con Rosignoli (Udc), Frassini (Per Sarzana), Antola (Noi per Sarzana) e con la firma londinese di Gianninini, ex candidato Sindaco M5S, la famosa dodicesima firma necessaria per avviare la richiesta (cliccate qui).

"La preannunciata scelta, assolutamente politica, tanto ambita dal Segretario del PD sarzanese Giovanni Vasoli, è solo una sorta di "mediocre vendetta" nei confronti dell'uscita mia, e del Consigliere Rosanna Pittiglio, dal partito - esordisce così il Presidente - prendo atto dei limiti di questa Amministrazione, emersi gia in modo clamoroso lungo tutta la legislatura, e ancora ora perpetuati in un crescere di incapacità.
Li ringrazio prima di tutto d'aver dato copia della mozione alla stampa, prima ancora che all'interessato, confermando le costanti cadute di stile e di poco rispetto dell'organo costituzionale che rappresento e, udite udite, sono riusciti a sbagliare anche questa mozione!", ride di gusto.

È un Mione rilassatissimo e pago, l'avvocato che oggi ha convocato la stampa nel suo studio: parla in tranquillità piena e non si risparmia battute con i giornalisti.

"Devo spiegare ai relatori della mozione di decadenza presentatami l'uso dei termini adeguati, devo insegnare loro per aiutarli nel proseguo della loro carriera politica - infierisce Mione - il termine decadenza è una presa d'atto di un fatto avvenuto, il Consiglio Comunale prende atto della sopravvenuta decadenza di un Amministratore Pubblico che, per esempio per una condanna, decade dal suo ruolo. (Legge Severino). Altra cosa è la revoca, un atto volitivo, politico, teso a revocare ciò che era stato precedentemente votato, una persona aveva ottenuto fiducia dal Consiglio Comunale per una carica e ora si vuole revocare questo mandato, questo incarico.
Il fatto che degli Anninistratori pubblici, che un Sindaco, commettano questi errori, significa che non hanno neanche letto il Regolamento Comunale, perchè la mozione presentata doveva essere un'istanza di revoca e non di decadenza.
Presenterò le memorie a norma di Legge e chiederò che il Segretario assuma tutti i provvedimenti che, per Legge, deve assumere.
Certo, avranno la possibilità egualmente ma io manterrò quelli che sono gli obblighi Istituzionali ai quali sono richiamato dal regolamento, vedremo chi e come valuterà".

L'impressione è quella di trovarsi al cospetto di uno dei tanti "pasticci" seguiti nei Consigli Comunali, lunghe discussioni su mozioni, ordini del giorno e scritture di regolamenti non esatti e poi, su segnalazione di Carlo Rampi (Fratelli d'Italia) o Paolo Mione, si sono riusciti a sanare, riscrivendo o modificando il tutto, "Atti malfatti", questa è la definizione data a ciò dal Presidente in conferenza stampa oggi.

"Avete sbagliato anche questa volta, potevo tacere ma prevale in me il senso Istituzionale, ci sono responsabilità che gli Amministratori pubblici devono prendersi, anche quando questo potrebbe non essere conveniente, ed io, per rispetto della figura che occupo, ve lo dico ancora una volta, state sbagliando, andate ancora una volta a sbattere, fate quello che è corretto, questo atto non lo è, nè dal punto di vista formale, nè sostanziale".

L'avvocato ringrazia tutte le forze politiche e gli esponenti politici che lo hanno sostenuto, sorpreso da tutte le attestazioni di stima provenute sia da destra che da sinistra, con un unico neo a dir suo, al centro/centrodestra sarzanese rappresentato dal PD ("senza offesa per il Centrodestra vero", aggiunge), prese di posizione che danno la giusta dimensione dell'errore macroscopico che compie il partito di maggioranza con questa scelta prettamente politica.

Mione conclude amabilmente così: "I comportamenti di Cavarra che sostiene Giannini, di Gianninini che viene sostenuto dal Pd e da Cavarra e non si dimette e continua a "non" occupare il suo ruolo, della Frassini che abbandona il ruolo per cui è stata eletta e va a fare il membro di maggioranza, penso che si commentino da soli.
Non sono superpartes perchè non sono più del PD? - non lo sono perchè dico cose a loro sgradite? - sono arrivato a questa età dicendo da sempre quello che penso liberamente, non sarà un Cavarra qualsiasi che mi indurrà a dire cose diverse di quelle che penso".

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