Chi ha buona memoria ricorderà bene le patetiche scuse inventate dai nostri amministratori allora e anche in epoche successive. In un comunicato del 17 giugno 2013 i signori del Comune affermavano che "il progetto non può essere realizzato parzialmente ma deve essere portato a compimento nei termini stabiliti e nella sua interezza, in quanto eventuali ritardi, modifiche o limitazioni ne pregiudicherebbero la corretta attuazione. Il mancato o ritardato avvio dei lavori, infatti, comporterebbe per l' Amministrazione al rischio di restituzione del finanziamento concesso dalla Regione Liguria di circa 9 milioni di euro relativo all'intero progetto integrato "La Spezia Centro Città", inserito nel POR FESR 2007-2013". Oggi invece, dopo aver fatto boccheggiare per quasi due anni (diventeranno tre almeno prima che la piazza sia finita) la città , ecco che i nostri eroi, al confronto dei quali davvero Pinocchio risulta essere un dilettante, fanno l'ennesimo dietrofront. Riaffermano che il progetto Vannetti- Buren, la cui ultima parola circa la sua legittimità verrà pronunciata in sede istituzionale il prossimo 8 Gennaio dal Consiglio di Stato, è tuttaltro che accantonato (ci mancherebbe... gli spezzini senza i portali morirebbero di inedia), ma i soldini per realizzarlo vanno destinati altrove. Cioè? Amici di palazzo: e se il Consiglio di Stato vi dirà poi che il progetto è legittimo con quali soldi pensereste di realizzarlo ? Lo pagheranno di tasca propria Federici e i signori tecnici del quinto piano di Palazzo Civico? Il Comitato Piazza Verdi che ha indetto, cogliamo l'occasione per ricordarlo, un'assemblea pubblica per il prossimo 12 Dicembre presso la sala Saffi di Canaletto (Coop davanti al tribunale) con la presenza degli Avvocati che hanno seguito questa vicenda e cioè Daniele Granara, Piera Sommovigo, Rino Tortorelli, è veramente esterrefatto.
Se una decisione di questo tipo fosse stata presa a suo tempo, quando la piazza era ancora agibile invece che deturpata, oggi forse Piazza Verdi sarebbe stata finita e resa fruibile ai residenti e commercianti. Commercio e viabilità non sarebbero per il secondo Natale letteralmente in ginocchio e con quei soldi si sarebbe potuto effettuare opere certamente più impellenti e importanti. Ultima cosa, ma non da poco: il Comune avrebbe risparmiato quasi settantamila euro di spese legali malamente buttati al vento per cercare sempre illustri, e forse , secondo le speranze di qualcuno "ben introdotti" principi del foro!