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"Difendiamo strenuamente l'ultima area verde rimasta a Montepertico" In evidenza

Il Comitato Piazza Verdi si schiera sul fronte del NO al nuovo parcheggio.

 

Eccoci, di nuovo a parlare delle solite cose. Non c’è requie! In città ci viviamo perciò tutti hanno interesse che la città funzioni e, invece, ogni giorno ci accorgiamo di quante siano le cose che “non vanno”. I miglioramenti sono pochi, i peggioramenti sono tanti e rapidi. E’ chiaro come sia difficile mettere riparo agli innumerevoli “mali della città” anche perché la città è un “tutto” nato in tempi diversi e dove le varie funzioni si ripercuotono le une sulle altre.

C’è anche, però, un altro motivo: le trasformazioni continue, specie nel dopoguerra, sono state provocate, in massima parte, da chi ha avuto e ha tutt’ora interesse ad appropriarsi di spazi ed edifici per guadagnarci sopra sottraendoli all’uso di tutti gli altri. Sotto l’azione di queste forze, inevitabilmente, la città tende a trasformarsi in peggio e non in meglio a meno che tutti i cittadini non comincino a prendere coscienza del loro diritto ad usare la città e ad esprimere la loro volontà di viverla e di salvarne le testimonianze di arte e cultura del passato come anche degli spazi verdi via via sempre più rari.

Il colle di Montepertico, negli anni cinquanta ancora rigoglioso di verde tanto che le suore del Favaro ci portavano i bambini a fare le passeggiate e gli spezzini ci andavano a fare le scampagnate per Pasquetta e il Primo Maggio, divenne, negli anni sessanta, un quartiere con palazzi di edilizia residenziale. Di verde ne rimase poco, però quel piccolo parco è stato difeso strenuamente da molti cittadini.

Il nostro punto di partenza sta qui, nella necessità di affermare il diritto dei cittadini di vivere la città come preferiscono, nella qualità della loro vita e non a subire passivamente le trasformazioni urbane come la grandine o il bel tempo.

La settimana scorsa gli abitanti di Montepertico hanno notato, con stupore, che una parte di circa quattromila metri di verde a prato erano stati recintati. A chi si è informato è stato detto che il Comune ci avrebbe fatto un parcheggio, peraltro non richiesto da nessuno.
Il prato con le panchine è ristoro alla calura estiva per i residenti che lo frequentano con i bambini e con i loro animali. L’eliminazione di questa zona, ultimo residuo di una splendida zona verde, è un ulteriore fallimento di chi si ostina a considerare la città come una somma di cose inanimate e ad applicare ad esse le leggi dell’interesse.


Comitato Piazza Verdi

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