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Registro unioni civili, MCL: "Politica spezzina attacca la famiglia"

"Il registro è inutile e dannoso. La competenza sul diritto di famiglia è del legislatore nazionale, su cui si intende fare pressione. Tali iniziative locali, infatti, allargano, confondendolo, il concetto naturale di famiglia e istituzionalizzano la precarietà affettiva, scavalcando l'impegno matrimoniale volto a garantire la stabilità familiare per coniugi (specie quello più debole) e figli". Così il Movimento Cristiano Lavoratori spezzino.

"Per questo - prosegue la nota - la Costituzione italiana riconosce la famiglia come una "società naturale", prioritaria rispetto allo Stato. Nei Comuni italiani dove è già stato istituito, il registro delle unioni civili ha numeri irrisori. A Firenze il registro è istituito dal 2001 e vi sono registrate 94 coppie. Non è una sorpresa, perché il registro dà un riconoscimento pubblico (e vantaggi) ad un'unione tra persone che non vogliono prendere alcun impegno pubblico. A gennaio, Renzi indicò le unioni civili tra le tre priorità del governo Letta. Un sondaggio rivelò che la priorità era condivisa solo dal 3% degli italiani. L'unico motivo reale per l'istituzione dei registri delle coppie di fatto è fare un passo verso il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La versione originaria del testo approvato a Lerici aveva un riferimento esplicito alle unioni omosessuali, che è stato rimosso nella versione approvata lunedì in Consiglio. Ma lo sostanza non cambia. La storia recente di vari Paesi europei e nordamericani mostra chiaramente il "piano inclinato" che è passato via via dalle unioni civili alle nozze e all'adozione gay, in un percorso pericoloso anche per la libertà di chi intende operare ed educare secondo la morale naturale e l'insegnamento della Chiesa (vedi legge Scalfarotto, già approvata alla Camera, che minaccia il carcere a chi si oppone all'ideologia del gender). Siamo ben consapevoli che in gioco non c'è un estensione di diritti (comunque discutibile, perché non legata ad un'assunzione di doveri, come nel matrimonio), ma la distruzione della famiglia. A dirlo, tra gli altri, è Jean Pier Delaume Myard, documentarista omosessuale francese. E anche il Movimento Cristiano Lavoratori della Spezia lo denuncia con forza. Ci lamentiamo a destra e a manca per la crisi economica. Ma la crisi economica, gravissima, è riflesso di una più profonda crisi demografica e di senso, che ha alla radice un attacco alla famiglia. La famiglia è la cellula fondamentale della società, perché ne garantisce il ricambio generazionale, rappresentando un nucleo stabile dove i figli crescono imparando a conoscere fin da subito la gratuità, la complementarietà tra uomini e donne, la solidarietà tra le generazioni. Il Forum delle Famiglie ha chiesto più volte alle istituzioni spezzine di collaborare per valorizzare, anziché discriminare, la famiglia, valore che unisce e accomuna tutti, per natura, e ricchezza indispensabile non solo per le singole persone, ma anche per la società e l'economia. Invece, la politica spezzina, incapace di risolvere i problemi dei cittadini, continua quasi indisturbata a saccheggiare quell'enorme patrimonio naturale che è la famiglia. Finché dura".

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