Il giudice Nicholas Francis ha confermato l’autorizzazione ai medici per il distacco dei sostegni vitali a Charlie Gard. Il Great Ormond Street Hospital, che per tre mesi si è impegnato in una dura contesa giudiziaria senza consultare i migliori specialisti per curare un bambino gravemente disabile, potrà quindi staccare il ventilatore, e Charlie morirà soffocato. E’ stato fatto notare che, nel 2017, nel Regno Unito, per cambiare il medico bisogna prima morire.
Anche i genitori, stremati da un’eroica battaglia condotta quasi da soli, alla fine sembrano essersi piegati alla logica che se la vita non è come la vogliamo – o, meglio, come la vuole un non meglio precisato, ma totalmente vincolante, standard di “qualità della vita” – è meglio sopprimerla.
Ma nessuno alzi la sua mano contro un disabile. Sarebbe un evento tragico, anche perchè sono milioni i dsabili, la cui esistenza non può essere ridotta esclusivamente alla propria condizione fisica e, pertanto, essere giudicata più o meno indegna. E’ ovvio che l’uccisione di Charlie è un giudizio enorme di emarginazione e di disprezzo rispetto a vite considerate di valore inferiore a quelle valide o perfette. Questa è una logica di distruzione dell’umanità contro la quale chiunque dovrebbe ribellarsi.
Francesco Bellotti,
Consigliere nazionale Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), Presidente provinciale MCL La Spezia