"Il problema occupazionale giovanile, che non riguarda solo occupati e disoccupati ma anche il fenomeno ben più grave dell'inattività, da anni aumenta sempre di più e solo ora istituzioni e forze sociali "sembrerebbero" accorgersene: non abbiamo infatti la certezza assoluta che realmente sia così poiché questo fenomeno lo portiamo da decenni" – afferma Nicole Maselli. "Dico – continua- sembrerebbero perché per ora più di un chiacchiericcio nei talk-show non si fa. Non c'è una reale attenzione alla problematica, non c'è nessuna seria proposta né tanto meno nessun interesse verso una soluzione del problema che non abbia un immediato tornaconto in voti o visibilità mass-mediatica. Sono convinta che questi 1,5 miliardi di euro che arriveranno dall' Europa per intervenire attraverso i Servizi pubblici dell'impiego non gioveranno di certo al nostro mercato del lavoro per dei semplici ed ovvi motivi: i risultati non si ottengono solamente con l'ammontare delle risorse economiche a disposizione ma anche in funzione delle loro modalità di utilizzo, gestione ed organizzazione delle strutture predisposte. Che si chiamino Centri per l'Impiego o Uffici di Collocamento – incalza la Maselli – poco importa perché negli ultimi dieci anni sono veramente pochissime le persone che hanno trovato un lavoro attraverso loro.Oggi in questo pese non esistono possibilità, la classe dirigente e politica è incapace di creare occupazione e ci costringe – conclude – riportandoci alla situazione esistente tra la fine dell' '800 e gli inizi del '900, ad emigrare dove talento, merito e possibilità professionali siano garantiti e riconosciuti."
Nicole Maselli – Giovani di Valore La Spezia