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Concessioni demaniali, braccio di ferro tra la proposta Scajola e il disegno di legge delega del Governo In evidenza

di Nicola Carozza - La Regione Liguria sta predisponendo disegni di legge regionali per cercare di garantire la sopravvivenza delle imprese balneari della Liguria rispetto al disegno di legge delega varato dal Consiglio dei Ministri del 27 gennaio u.s. per la revisione ed il riordino delle concessioni demaniali che delinea i principi e i criteri direttivi sui quali il Governo dovrà legiferare, adottando i necessari decreti attuativi per rispondere alla Direttiva Bolkestein.


Su questa strategia si è impegnato l'assessore Marco Scajola insieme ai consiglieri regionali Angelo Vaccarezza, e gli spezzini Stefania Pucciarelli e Giovanni De Paoli.


Non tutte le associazioni di categoria sono d'accordo su quest'azione locale, ritenendo giuridicamente difficile ottenere la proroga delle concessioni per 30 anni evitando la strada delle gare di evidenza pubblica.

Il disegno di legge regionale dovrebbe riconoscere il ruolo imprenditoriale del comparto balneare ligure, attraverso una norma tipicamente "locale".


Ma cosa prevede invece il disegno di legge delega varato dal Governo Gentiloni?


Il provvedimento recepisce alcuni dei capisaldi proposti dalle associazioni di categoria durante la lunga trattativa per salvaguardare la continuità delle concessioni.


Riconoscendo il valore di mercato dell'impresa balneare; un riconoscimento di competenza e professionalità, quale criterio per la selezione, garanzia per la migliore gestione futura dell'attività; ed un adeguato periodo transitorio per le concessioni esistenti, in attesa dell'applicazione delle nuove regole di assegnazione.


Il provvedimento del Governo, consapevole della rilevanza italiana delle imprese balneari, fa leva sulla valorizzazione della peculiarità del sistema italiano, quale unico appiglio percorribile e compatibile con il diritto comunitario per ricreare le regole essenziali e imprescindibili per la tutela ed il futuro delle imprese del settore.


Il disegno di legge delega dovrà stabilire adeguati limiti di durata delle concessioni, ai quali dovranno attenersi le Regioni per determinare a loro volta la durata delle stesse, tenendo conto della tipologia e della caratteristica delle concessioni.


Una partita che coinvolge in Italia 12 mila stabilimenti balneari che impiegano oltre 130 mila persone e costituisce il 3,6% del Pil.


La legge nazionale di riordino delle concessioni demaniali e le relative leggi regionali delineeranno il futuro del comparto e anche la soluzione di vicende locali come quella del litorale di Fiumaretta e Marinella.

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