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Incremento del Pil del territorio da 5.2 a 6.5 miliardi se sapremo cogliere le opportunità In evidenza

di Anna Mori – Sono i dati emersi dallo studio di “The European House – Ambrosetti” commissionato da Confindustria La Spezia, cardine dell’ultimo numero di AEdificando, la rivista edita da ANCE La Spezia.

L’ultimo numero della rivista AEdificando, edita da ANCE La Spezia, è dedicato ai risultati dello studio realizzato da “The European House Ambrosetti” e commissionato da Confindustria La Spezia, sulle opportunità di crescita del territorio della provincia spezzina nei prossimi dieci anni e come amministrazioni, istituzioni, mondo produttivo dovranno reagire affinché le opportunità vengano trasformate in progetti concreti.

Futuro è la parola chiave che abbiamo individuato come denominatore per i contenuti di questo numero della rivista – spiega il presidente di ANCE La Spezia Alberto BacigalupiLo studio strategico di Ambrosetti, cardine attorno al quale ruotano tutti i contenuti dell’ultimo numero della rivista, cerca di immaginare le traiettorie di sviluppo del territorio per i prossimi dieci anni, mettendo a fuoco il ruolo che può svolgere il mondo imprenditoriale in questa trasformazione, per tradurre in atti concreti le opportunità, azioni non procrastinabili e non delegabili a terzi”.

I risultati dello studio vogliono essere un contributo per un dibattito sul futuro del territorio – prosegue Bacigalupi - I ventiquattro progetti individuati da Ambrosetti, alcuni già in corso, altri in programma in futuro, sono stati inseriti in una sorta di piramide in ordine di importanza, i progetti infrastrutturali sono la parte preponderante, perché le infrastrutture rappresentano il nostro grande deficit, ma anche la nostra grande possibilità di ripartenza e la ‘conditio sine qua non’ affinché si possano realizzare anche gli altri progetti. Il primo passo da fare sarà trovare le risorse necessarie alla realizzazione di tali progetti. Mi auspico un coinvolgimento delle imprese del territorio”.

Lo studio Ambrosetti ha confermato le nostre percezioni e valutazioni sui margini di crescita economica sociale e culturale del territorio spezzino – spiega il presidente di Confindustria La Spezia Mario Gerini - Il fulcro della nostra strategia è volta allo sviluppo economico, ma con una visione ad ampio raggio dove l’impresa è soggetto che contribuisce alla crescita economica, sociale e culturale del territorio”.

Utilizziamo il termine territorio e non provincia perché riteniamo che si debba ragionare in termini di Area Vasta – aggiunge Gerini - includendo anche la Lunigiana, immaginando il territorio come un grande Comune di 219 mila abitanti, composto da tanti quartieri dove la Città Capoluogo ha il ruolo di centro nevralgico, ma che deve avere interconnessioni con le altre componenti del territorio come le Cinque Terre, la Val di Vara, la vallata del Magra e, appunto, la Lunigiana. Questo è necessario per affrontare i processi di trasformazione economica, culturale e sociale con una ‘visione complessiva’ che coinvolga tutti i Comuni”.

Per competere con altri territori è necessario promuovere nuovi ecosistemi dell’innovazione rendendo il territorio più attrattivo sia dal punto di vista degli investimenti che dell’occupazione – prosegue Gerini - Per promuovere un programma di innovazione territoriale è necessaria l’adesione di tutte le istituzioni, il mondo produttivo, il sociale, per dare vita a progetti che creino valore. Essere attrattivi significa anche mettere in campo servizi, reti culturali, offerta per il tempo libero e l’istruzione. Il concetto di Area Vasta ha quindi non solo una connotazione territoriale, ma anche sociale e culturale”.

Dai dati elaborati da Ambrosetti emerge che nei prossimi 10 anni le opportunità per le imprese del territorio saranno moltissime, con significative potenziali ricadute sul Pil e l’occupazione. Il Pil del territorio potrebbe essere incrementato di un valore oscillante tra 5.2 e 6.5 miliardi di euro.

Lo studio, tuttavia, fa emergere anche un dato preoccupante. I dati demografici previsionali al 2030 mostrano infatti una contrazione di circa 4.000 unità della popolazione della provincia, con un aumento della fascia d’età over 65 che passerebbe dal 27,6 del 2021 al 30,2% nel 2030 e una riduzione di quella 15-64 anni dal 61,2% del 2021 al 59,4 nel 2030.

Ed è per questo che diventa fondamentale, secondo Confindustria, fare in modo che le opportunità diventino fatti concreti e che il territorio diventi davvero attrattivo richiamando risorse umane nel mondo produttivo, ovviando così anche alla contrazione demografica. Confindustria sostiene anche che, affinché si realizzino concretamente le azioni, sarà necessaria una Cabina di Regia che guidi la strategia complessiva e la programmazione concordata tra tutti gli stakeholders. Secondo Confindustria questo ruolo dovrebbe essere svolto da Regione Liguria, in una logica di collaborazione e condivisione dei processi di sviluppo, un cambiamento di paradigma innovativo.

In questo panorama, il ruolo di Confindustria sarebbe duplice: da una parte accompagnare e supportare la crescita delle realtà imprenditoriali locali, e dall’altra favorire l’ingresso di nuovi stakeholder e gestire le opportunità nell’interesse delle imprese locali. Confindustria chiede anche ai decisori politici di avere quindi una visione di insieme, che vada al di là dei “campanili”, attraverso anche la creazione di un luogo fisico dove sia possibile un confronto continuo sui temi legati alla programmazione e pianificazione strategica.

I RISULTATI DELLO STUDIO AMBROSETTI

Gli obiettivi alla base dello studio Strategico, sono quelli di rilevare le importanti opportunità per il futuro – dice Luca Cardini Responsabile Area Sviluppo Impresa & Innovazione di Confindustria La Spezia – legate ai progetti di investimento in corso o futuri, oltre che individuare le condizioni abilitanti per il successo di questo processo di evoluzione territoriale, dove le imprese hanno un ruolo importante, e stimolare azioni concrete da parte di tutti gli attori coinvolti per cogliere le opportunità”.

La redazione del documento ha seguito un iter ben preciso. Sono stati mappati tutti i progetti infrastrutturali e di riqualificazione industriale in corso e previsti, quindi sono stati sentiti gli stakeholders territoriali e i componenti del Consiglio Direttivo di Confindustria, sono seguiti, poi, 28 colloqui con rappresentanti delle istituzioni e delle imprese.

E’ stata l’occasione anche per una valutazione sul trend di sviluppo della provincia spezzina, che negli ultimi vent’anni ha registrato una crescita superiore alla media nazionale, occupando posizioni apicali nel settore della nautica e in generale della “Blue Economy”.

Per quanto riguarda i dati demografici, il trend della nostra provincia è in linea con l’andamento regionale (tasso natalità 5.6), ma al di sotto di quello nazionale (tasso natalità 6.7), dato che sottolinea la necessità di azioni concrete per risolvere il problema della diminuzione della popolazione della fascia attiva, evoluzione che potrebbe portare alla difficoltà a reperire personale per le imprese. A livello nazionale l’età media è pari a 46,2 anni, in regione Liguria 49,4, nella nostra provincia è 48,9.

Per invertire la tendenza demografica, sarà fondamentale nei prossimi anni portare valore al territorio. “The European House – Ambrosetti” ha identificato in 24 progetti l’opportunità per raggiungere questo obiettivo. Ventiquattro progetti strategici, di cui il 74% presenta una complessità realizzativa che può essere superata grazie ad una continua collaborazione sinergica tra pubblico e privato.

Se il volano sarà messo in moto, potrà generare un impatto sul Pil tra i 5.2 e 6.5 miliardi di euro mettendo in moto un effetto moltiplicativo che porterà il Pil al raddoppio rispetto al 2019.

"Nei progetti non viene citata la compatibilità ambientale - spiega il Direttore di Confindustria La Spezia Paolo Faconti - tema che viene considerato trasversale e intrinseco a tutte le opportunità mappate. Il processo di crescita dovrà necessariamente passare attraverso la compatibilità ambientale".

I progetti strategici sono stati inquadrati a loro volta in sei aree: riqualificazione industriale (33%), turismo e riqualificazione urbana (21%), progetti infrastrutturali gomma-ferro (17%), portualità e logistica (12%)sviluppo delle competenze e formazione per l’industria (13%) e infrastrutture digitali (4%).

I 24 progetti sono stati anche inseriti in una sorta di “piramide” in base all’effetto trasformativo potenziale: Interventi di base con benefici diretti sulla competitività (11 progetti), Interventi trasformativi di accelerazione della competitività (9 progetti), Opportunità potenziali emergenti e prospettiche di significativo sviluppo (4 progetti).

I PROGETTI CONSIDERATI OPPORTUNITA’ PER IL TERRITORIO DA AMBROSETTI

  • Completamento e raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese
  • Interventi su rete stradale e autostradale
  • Zona logistica semplificata nell’area portuale spezzina
  • Costruzione ed elettrificazione del nuovo molo crociere
  • Dragaggio dei bacini nel porto mercantile
  • Potenziamento della stazione ferroviaria di Migliarina
  • Sviluppo di servizi accessori anche a favore dell’industria del territorio
  • Consolidamento della vocazione turistica della Spezia
  • Valorizzazione della Calata Paita e progetto Waterfront
  • Costituzione di un polo per la formazione tecnica
  • Completamento della copertura della banda ultra-larga
  • Rigenerazione della tenuta di Marinella a Sarzana
  • Riqualificazione e riutilizzo area industriale ex ceramiche vaccari
  • Riqualificazione e riuso ex Area IP
  • Riqualificazione e riuso area ex Fornaci Saudino a Sarzana
  • Creazione incubatore/acceleratore start up
  • Programma basi blu per adeguamento e ammodernamento delle capacità di supporto logistico basi marina militare
  • Riqualificazione e riuso ex Cava Filippi Castelnuovo Magra
  • Sistema integrato di trasporto locale
  • Valorizzazione dell’area naturalistica dei Bozi di Saudino a Sarzana
  • Consolidamento Miglio Blu – La Spezia Nautical District
  • Avvio del Polo Nazionale della Subacquea
  • Riqualificazione e riuso dell’area Enel
  • Valorizzazione e rilancio della Base Navale

 

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