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"Dall’atomo alla cellula", conversazione con Leo Bartolini al CAMeC In evidenza

Si parlerà di come le leggi dell’universo favoriscono l’insorgenza della vita.

Mercoledì 11 aprile alle 17.30 al CAMeC (Centro Arte Moderna e Contemporanea – piazza C. Battisti) con ingresso libero, prosegue la serie di appuntamenti di approfondimento infrasettimanale, in questa occasione nuovamente a corollario della mostra Small Size. Piccoli capolavori dalle collezioni del CAMeC.

 

Visto il notevole interesse suscitato dall’incontro di gennaio, il CAMeC accoglie ancora la divulgazione scientifica e Leo Bartolini, studioso e brillante conversatore, che così presenta l’argomento: “Siamo convinti che la vita, così come la conosciamo, sia un fenomeno molto raro nell’universo, che forse si sia sviluppata soltanto sul nostro pianeta. Con poche nozioni di fisica e chimica si può invece dimostrare che non solo la vita non è singolare, ma è conseguenza ineluttabile delle leggi stesse dell’universo. Iniziando dalle particelle più semplici come l’elettrone, il protone e il neutrone e con l’ausilio delle sole forze elettriche, magnetiche e gravitazionali, si può vedere come si assemblino tutti gli elementi e come questi, aggregandosi fra loro, formano le infinite strutture molecolari. In particolare quelle composte dal carbonio, che danno origine a lunghissime catene polimeriche e a strutture che si chiudono su se stesse come il fullerene. I coacervati e la conoscenza di agglomerati di molecole autoreplicanti ci portano facilmente alle prime entità a cui si può applicare la definizione di vita. La scoperta di LUCA, l’ultima unità nota comune a tutti gli organismi viventi, ci indica la strada, anche se ancora in salita, per arrivare alla cellula di cui sono fatti tutti gli esseri viventi. Poi ci pensa l’evoluzione”.

Laureato in fisica sperimentale presso l’Università di Parma, in ambito accademico Leo Bartolini si è occupato di ricerche nel campo della elettronica quantistica volte alla realizzazione di dispositivi tipo PHEMT (Transistor ad alta mobilità elettronica) nonché della realizzazione di film sottili per evaporazione sotto vuoto. Come consulente di varie industrie si è occupato della progettazione di impianti per lo sfruttamento dell’energia solare, in particolare di simulatori solari e di impianti di pompaggio, sempre a energia solare, per i paesi in via di sviluppo. Oggi, come libero ricercatore, si interessa di ricerche nel campo delle energie rinnovabili, in particolare quella solare e quella ‘blu’, ossia ricavabile dall’acqua del mare. Suo campo principale di indagine la magnetoidrodinamica delle soluzione elettrolitiche.

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Centro Arte Moderna e Contemporaneo della Spezia

Piazza Cesare Battisti, 1
19124 La Spezia SP

Tel. 0187 730404

camec.spezianet.it/

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