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“Alle origini dell’ateismo moderno, raccontiamo Jean Meslier”: mercoledì 3 febbraio serata UAAR a Sarzana In evidenza

Il circolo Uaar della Spezia riprende gli appuntamenti di ogni primo mercoledì del mese ed invita amici e simpatizzanti e quanti siano interessati, alla "Serata Uaar", che si terrà Mercoledì 3 febbraio, al centro sociale Barontini, a Sarzana in via Ronzano 2, subito dopo l'assemblea di circolo.

Dalle ore 18.00 alle 18.30, è prevista una breve assemblea di circolo, aperta al pubblico, in cui i soci sono chiamati a votare per la nomina delle cariche direttive del 2016
Dalle ore 18.40: serata Uaar a tema, a cura di Nicola Caprioni:
"Alle origini dell'ateismo moderno, raccontiamo Jean Meslier"


Jean Meslier e' nato nel 1664 a Mazeny (Champagne) da una famiglia di benestanti, mercanti di stoffe.
Adolescente, frequenta con profitto la scuola parrocchiale di Mazeny e poi la famiglia, su suggerimento del parroco, lo interna per cinque anni nel seminario di Reims.
Non era esattamente quello che il giovane avrebbe voluto ma Jean, ragazzo intelligente, tranquillo e posato, non se la sente di opporsi al desiderio dei parenti ed accetta, di buon grado, di essere avviato alla carriera ecclesiastica.
Ordinato sacerdote a 25 anni, con un curriculum scolastico di tutto rispetto, Jean è lodato dagli insegnanti del seminario, viene subito nominato curato presso la parrocchia di Ètrèpigny e Balaives, situata nelle Ardenne (Champagne), nei pressi di Mésières.
Ci resterà per tutta la vita, sino al giorno della sua morte, avvenuta il 30 Giugno 1729, all'età di 65 anni. Viene sepolto nel parco del Castello di Ètrèpigny.
Quarant'anni non sono pochi ma, tutto sommato, don Jean li trascorre alquanto tranquillamente, conducendo una vita tranquilla, se non agiata.


I tre, quattro vescovi che si sono succeduti, in quel periodo, nel vescovado di Mézières, hanno sempre lodato Meslier per come esercitava il suo ministero e lo ritenevano un prete affidabile, probo e del tutto degno di fiducia.
Nulla lasciava presagire lo scandalo che sarebbe scoppiato dopo la morte del parroco.
La stesura del suo "testamento" era già iniziata nel 1724.


La serata è ad ingresso libero e aperta a tutti, senza alcun obbligo di iscrizione.

 

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