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Giorno della Memoria, gli studenti difendono la professoressa: "Concetto trasversale" In evidenza

L'Unione degli studenti le ritiene parole he uniscono, non che dividono.

 

La Giornata della Memoria ha portato con sé atti indegni e prese di posizione discutibili di fazioni politiche che con questa parte di storia forse non vanno proprio d’accordo. In primis gli striscioni vergognosi e colmi di rigurgiti fascisti che sono comparsi nella mattinata del 27 giugno nel complesso del 2 giugno sede dell’ex XXI Reggimento di Fanteria, che fu durante la guerra luogo di tortura e di avvio ai campi di sterminio di Mauthausen e Aushwitz per molti spezzini. Infangando così la memoria di molti nostri concittadini rastrellati proprio dalle brigate nere che si sono macchiate dei peggio crimini nei confronti di cittadini spezzini innocenti, come il piccolo Franco Cetrelli o la piccola Adriana Revere, i principali simboli della violenza nazifascista nei confronti dei bambini nello spezzino. Ricordiamo anche che Spezia ha pagato molto caro il prezzo delle deportazioni.

Vorremmo spendere poi anche due parole riguardo i commenti che hanno seguito il consiglio comunale straordinario del 27 gennaio.

Noi eravamo presenti con più studenti e rispediamo ai vari mittenti le accuse fatte alla professoressa che ha semplicemente espresso un concetto trasversale: in occasioni come queste occorre andare oltre alla retorica e ripristinare il valore dell’umanità che la politica di oggi sta completamente cancellando. Noi studenti siamo altamente stufi delle strumentalizzazioni e del paternalismo di politici come la Saccone e Cenerini che è arrivato a chiedere il licenziamento della professoressa, a lei va la nostra totale solidarietà.

Alle parole di alcuni esponenti politici, che sono soliti ad esternazioni assurde ai margini del campo dell’intelligenza, che accusano la professoressa di creare divisione diciamo che no, non ci dividono le parole della docente. Parole come umanità e solidarietà dovrebbero essere scritte a caratteri cubitali in ogni aula e in ogni plesso scolastico. Le sue parole erano più che in sintonia con il tema della mattinata, che devono ricordarci l’importanza di assumere un ruolo chiave nel rispetto della libertà altrui e del sacrosanto diritto alla vita. Noi studenti vorremmo palate di professori che ci parlino di valori, perché di questo si parla e non di politica. Riconosciamo che alcuni di voi non li sentano loro, ma noi siamo in grado di decidere per noi stessi se sia il caso o meno di appropriarci di questi valori. Siamo sicuri del fatto che la professoressa svolga il suo compito educativo al meglio e ben vengano esternazioni come queste. La scuola deve insegnarci ad essere cittadini, non marionette con il cervello pieno e il cuore vuoto.

 

Rete-LSP|UdS La Spezia

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