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Gioco d'azzardo, corso di formazione promosso da L'égalité

Il gioco d'azzardo patologico è in Italia un fenomeno in preoccupante crescita e diffusione. Per approfondire questa tematica L'égalité organizza, in collaborazione con Associazione Volontari di Crescita Comunitaria, Consorzio Cometa e Associazione Camminare Insieme, un corso formativo di quattro incontri per volontari, insegnanti, operatori socio-sanitari, e amministratori, aperto a tutta la cittadinanza.

Parola a Ilenia Morachioli, presidente dell'associazione L'égalité, che illustra i dettagli del progetto "Dipendenze patologiche: il gioco d'azzardo":
Ilenia, sappiamo che il tema principale del corso di formazione è il gioco d'azzardo patologico, ma più nello specifico di che cosa tratteranno i quattro incontri che avete organizzato?
Questo corso è un'occasione per approfondire il tema del gioco d'azzardo patologico attraverso molti punti di vista, in particolare quelli medico-sanitario, politico-sociale, economico, giudiziario-criminale. In quest'ottica, gli ospiti che ne discuteranno saranno esperti di questi quattro settori. Il primo incontro sarà una tavola rotonda sulle tematiche del corso, alla quale parteciperanno il consorzio di cooperative sociali Cometa, il sindaco del Comune di Sarzana, Alessio Cavarra, l'assessore alle politiche sociali Juri Michelucci, il SERT (Servizi per le Tossicodipendenze) e Libera La Spezia. Questo primo incontro sarà la base per quelli successivi, che analizzeranno con Diana De Martino, sostituto procurato-re della Direzione Nazionale Antimafia, il gioco d'azzardo tra infiltrazione mafiosa e profili criminologici; con Leopoldo Grosso, vice presidente e sociologo del Gruppo Abele, gli aspetti socio-relazionali; con M. Picchetti, C. Citernesi e F. Grassi gli aspetti medici e psicologici. Questo corso si realizzerà nei mesi di ottobre e novembre, tra il 23 ottobre, 31 ottobre, 12 novembre, 27 novembre. L'appuntamento è sempre dalle 20:30 alle 23:00, presso la Sala Conferenze del complesso "La Missione" di Sarzana, Via Carducci 5.

 

L'égalité è un'associazione di promozione sociale che si impegna da diversi anni nel campo dell'antimafia sociale sul territorio sarzanese: perché e con quale scopo ha deciso di concentrarsi sul tema del gioco d'azzardo patologico?
Per L'égalité una delle pratiche per meglio realizzare l'antimafia sociale è quella della formazione. Questo corso permette di approfondire il tema del gioco d'azzardo attraverso prospettive complesse, offrendone un panorama a trecentosessanta gradi. È occasione di dibattito e confronto con altre realtà associative del nostro territorio e con l'amministrazione comunale, per creare proposte concrete di cambiamento. Non dimentichiamo che il tema della lotta al gioco d'azzardo tocca molti degli aspetti di cui L'égalité si occupa da anni, cui la diffusione di una cultura della legalità democratica e delle cittadinanza attiva. "Dipendenze patologiche: il gioco d'azzardo" coinvolge la cittadinanza tutta, sviluppando consapevolezza diffusa e necessità di applicarsi concretamente nel contrasto a un fenomeno che intacca il tessuto sociale in tutti i suoi aspetti.
Il gioco d'azzardo è un fenomeno in grande espansione, un universo molto ampio in cui è difficile riconoscere il margine tra legale e illegale. Come sappiamo, la criminalità organizzata tende a occupare questi margini labili, costruendo imprese che, davvero, non conoscono crisi. L'égalité si concentra, quindi, su questo tema per fare luce su un fenomeno ancora poco conosciuto e ricavarne uno strumento di approfondimento per le attività che l'associazione porta avanti nelle scuole e con la cittadinanza tutta.

Uno dei rischi del giocatore d'azzardo è trovarsi di fronte a situazioni di illegalità: potresti spiegarci meglio quale è il ruolo della criminalità organizzata nel gioco d'azzardo?
La criminalità organizzata sfrutta i contesti di crisi, nei quali – paradossalmente – c'è la possibilità di investire grandi quantità di denaro. Il gioco d'azzardo è un fenomeno sociale che si sviluppa sulla convinzione di poter vincere cifre ingenti che spesso si rivelano illusorie. Intacca perciò l'integrità umana ed economica delle persone che ne fanno uso o abuso.
Come dicevo, è terreno particolarmente fertile per l'insediamento di organizzazioni criminali che ne sfruttano le pratiche legali per assecondarne altre illegali. Basti pensare alla possibilità di riciclare denaro proveniente da attività delittuose, di manomettere gli apparecchi di intrattenimento, di sviluppare atteggiamenti di pressione, o peggio ancora di corruzione, verso terzi, di organizzare bische clandestine o di prendere parte all'ampio e opaco mondo delle scommesse.
Proprio osservando il nostro territorio ci accorgiamo che la proliferazione di sale slot potrebbe essere il sintomo di una fenomeno che si sta sviluppando sotto banco e che richiede necessariamente di tenere alta l'attenzione. Sappiamo che non siamo immuni dal radica-mento della criminalità organizzata, sappiamo che le modalità con cui opera non sono sol-tanto quelle di un tempo, di cui spesso è diffuso lo stereotipo. I dati della Direzione Nazionale Antimafia sono allarmanti.
Come dice Luigi Ciotti riassumendo perfettamente il tutto, "l'azzardo è un danno sociale". Ecco perché ci attiviamo.

Che procedure è necessario seguire per partecipare a uno o a tutti gli incontri del progetto?
È molto semplice. Basta comunicare il nominativo del partecipante, con un recapito tele-fonico, all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 3463348900 entro il 20 ottobre. La frequenza agli incontri è comunque libera e aperta, anche al di là di questa preiscrizione. Possono partecipare volontari, insegnanti, operatori socio-sanitari, amministratori, associazioni e cittadini sensibili al tema. Alle persone che saranno presenti a almeno due degli incontri previsti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

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