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"Ci rifilano la gestione della rumenta, ma il nuovo ospedale?" In evidenza

L'intervento di Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del malato.

"In questa calda estate, si profilano decisioni che avranno effetti (più o meno piacevoli) per gli spezzini. Come al solito queste decisioni sono prese durante periodi festivi, quando i cittadini sono in vacanza...

Il 1 agosto si insedierà la Commissione di Inchiesta Pubblica del (bio)digestore per il trattamento dei rifiuti a Saliceti. In questi giorni si è avuta notizia del deposito della domanda di concordato da parte della ditta Pessina, con il conseguente rischio del definitivo stop ai lavori per il nuovo ospedale.

Viene, come si usa, spontanea la domanda: ma nella nostra provincia è più facile effettuare opere pubbliche che creano disagi (biodigestore), rispetto a quelle che creano vantaggi (nuovo ospedale)?

Non sarà che qualcuno ha già fatto due “calcoli elettorali” ed ha deciso di realizzare nuovi ospedali a Genova e a Imperia (e a Spezia no), mentre ci “rifila” la gestione della “rumenta” di Parma e del Tigullio, senza che lì o nel genovesato si parli di nuovi impianti di trattamento rifiuti?

Tornando al nuovo ospedale del Felettino, la Regione sembra che si stia dando da fare, avendo convocato l’ASL, l’IRE e FILSE per apposita riunione.

Mentre IRE – in barba alla legge – elude l’obbligo di consegnarci i documenti, da noi richiesti oltre 30 giorni addietro, inerenti il cronoprogramma dei lavori, la perizia di variante sismica e mentre ancora affida a consulenti attività legali, di progettazione e di studio (ma non doveva essere un soggetto esperto, già in possesso di tali professionalità?) bruciando decine di migliaia di euro, Regione e ASL non si sono espressamente pronunciate su una questione di fondo che riguarda la procedura concordataria avviata dalla ditta Pessina.

Compatibilmente con le informazioni apprese solo a mezzo stampa, la normativa sul concordato prevede che il debitore ammesso alla procedura non possa sciogliere i contratti in corso con la pubblica amministrazione, a meno che il medesimo debitore - con apposita istanza al Tribunale - non ritenga che la prosecuzione non è coerente con le previsioni del piano di rientro dai debiti, né funzionale alla sua esecuzione. La Regione e l’ASL si potranno opporre a tale istanza. Lo faranno o meno? Hanno intenzione o meno di far presente anche al Tribunale che l’opera è finanziata, che ci sono soldi pubblici in ballo ed aspettative di una intera Provincia?

La politica spezzina ha intenzione o meno di attivarsi – senza liti di bottega – per avviare una commissione civica partecipata per fare trasparenza e verificare le procedure? Queste sono le domande... alle quali deve essere data risposta".

Cittadinanzattiva
Tribunale per i diritti del malato

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