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In Liguria tornano a crescere le imprese straniere In evidenza

Edilizia e commercio i settori in cui l'incidenza è maggiore.

Dopo una lieve contrazione nel 2016, torna a crescere nel 2017 il saldo per le imprese liguri straniere, pari a 210 unità in più. Le imprese attive ammontano a 18.688, in aumento del 3,6% rispetto allo stesso trimestre del 2016.

Nel panorama nazionale la Liguria si riconferma al 2° posto per tasso di imprenditorialità straniera (13,6%, pari all’incidenza delle imprese straniere sul totale delle imprese), subito dopo la Toscana, in miglioramento rispetto all’anno scorso: la media nazionale si ferma al 10,2%. Le imprese individuali, 16.441 unità, rappresentano l’88% del totale delle imprese straniere, in crescita del 3%; seguono le società di capitale, 1.123 (+14,5%) e le società di persone, 1.016 (+3,4%); tra le altre forme, le cooperative guadagnano 9 unità (da 83 a 92) e le associazioni restano stabili a 11 unità.

I comparti in cui sono particolarmente specializzati gli stranieri sono le costruzioni e il commercio (rispettivamente incidenti per il 41,3% e 33,5% sul totale delle attività), e registrano entrambi un aumento rispetto allo stesso trimestre del 2016: +1,9% le costruzioni, +3,7% il commercio.
Seguono le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, in forte crescita (+8,0%).

Tra le persone registrate di nazionalità straniera la comunità più numerosa resta quella albanese (il 14,2% degli stranieri), seguita da quella marocchina (12,9%) e rumena (7,8%).
Gli addetti delle imprese straniere (riferiti al 2° trimestre 2017) crescono del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2016, e ammontano a 29.549 unità (rappresentano il 6,6% del totale degli addetti).

DATI PROVINCIALI
Nell’ultimo trimestre estivo il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese straniere risulta positivo in tutte e quattro le province liguri e rispetto all’anno scorso migliora a Genova, Imperia e Savona, mentre alla Spezia cala leggermente.
Se si analizza l’incidenza sul totale delle imprese, si rileva che il peso delle imprese straniere è gradualmente cresciuto negli ultimi 6 anni da levante a ponente: è Imperia la provincia a registrare l’incidenza più alta (quasi il 16% sul totale delle imprese), seguita da Genova (14%), La Spezia (12%) e per ultima Savona (11%).

A Genova sono attive 10.198 imprese straniere (il 3,8% in più rispetto al 2016): quasi il 40% opera nel commercio (+3,8 % rispetto al 2016), il 36% nelle costruzioni (+2,6%); un po’ più distaccato, il 7%, nei servizi alle imprese (+5,9%).
Nell’estremo ponente, dove si contano 3.484 imprese straniere (+4,6%), si registra una forte connotazione nel settore edile (quasi il 52%), in aumento del 3,8%; seguono distanziate le attività commerciali (22%, in crescita del 3%) e i servizi alle imprese (7% del totale, +9% rispetto al 2016).
Le costruzioni, stabili rispetto al 2016, rappresentano oltre la metà delle attività imprenditoriali degli stranieri a Savona, che ammontano complessivamente a 3.007 unità (+3% rispetto al 2016), seguite dal commercio (25% sul totale delle attività, +3,7%) e dal turismo (10%, in aumento del 7%).
Forte anche nel levante la presenza di imprese straniere: su un totale di 1.999 imprese (+2,2%), il 37% opera nel settore edile, in calo del 2,6%, il 36% nel commercio (+4,3%) e molto distanziato il turismo, che incide solo per il 9%, ma risulta in crescita del 9,4% rispetto al 2016.


A cura di Giovanna Pizzi
Ufficio Statistica e Studi Unioncamere Liguria

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