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Oltre 200 persone al pellegrinagio mariano del primo sabato del mese

Il significato e il valore del "dire sì" al progetto di Dio su ciascuno di noi. E' questo il contenuto della catechesi che il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha tenuto presso il santuario della Santissima Annunziata, a Ortonovo in occasione del pellegrinaggio mariano diocesano del primo sabato del mese.

Alla presenza di oltre duecento persone, che affollavano anche l'esterno del santuario, il vescovo ha introdotto il tema partendo dal «grande mistero dell'annunciazione a Maria», che è stato il momento del più importante "sì" della storia, anzi di due "sì": quello umano, di Maria, e quello divino, di Gesù, «che dall'eternità risponde sì al Padre nel grande progetto della nostra redenzione».
L'apparizione e l'annunzio dell'angelo suscitano in Maria «stupore e meraviglia», ma come si pone la Vergine davanti a tutto questo? «In modo maturo e consapevole. Non teme di domandare "Come è possibile?". Non fa le domande per ricevere le risposte che si attenderebbe. Sta a sentire quanto le viene detto». Il comportamento di Maria è espressione di «un cuore aperto, disponibile alla novità, anche radicale». «Un fede aperta – commenta monsignor Palletti - si apre all'annuncio che Dio fa nei nostri confronti». Maria è stata prescelta per «l'annuncio eccezionale che ha permesso l'incarnazione del figlio di Dio». Ma anche noi, che «siamo membra del corpo di Cristo che è la Chiesa», «siamo chiamati ad annunziare Gesù, perché possa nascere nella fede, nel cuore degli uomini». Nella concretezza della storia, ci viene chiesto di dire il nostro sì. Perché «Dio è il creatore dell'universo, può fare quello che vuole. Ma ha voluto che la sua salvezza passasse attraverso noi».
L'accettazione della chiamata ha un suo costo. «Il sì richiederà a Maria di proporsi in modo nuovo a Giuseppe e ai suoi parenti, la esporrà alle critiche della "Storia", che non comprende il progetto di Dio, che non comprende come Maria abbia potuto rimanere in cinta». «Quando proponiamo il Vangelo – spiega Palletti - spesso incorriamo nelle perplessità e avversità del mondo».
Ma se è vero che il "sì" comporta tutto questo, è anche vero che Maria è maestra, e incoraggia anche noi a dire il nostro "sì". Come ci ha ricordato Papa Francesco, Dio non ci chiama anonimamente, ma dandoci del tu, sapendo chi siamo. Ci garantisce la sua misericordia e la sua grazia a sostegno della nostra fragilità.
"Eccomi, sono la serva del Signore" ha risposto prontamente Maria all'angelo. «Così dobbiamo fare anche noi – ha concluso il vescovo -, per generare Cristo nei fratelli, non nella incarnazione, già avvenuta grazie a Maria, ma nell'annunzio della redenzione».
Al termine della celebrazione, prima della colazione conviviale, il diacono Antognetti ha raccontato con commozione la storia del santuario, costruito nel 1698 su richiesta della Madonna.
I pellegrinaggi diocesani sono ora sospesi nel periodo estivo e riprenderanno in Ottobre. Nel frattempo, nei santuari della nostra diocesi si celebreranno la solennità dell'Assunzione (15 agosto) e della Natività di Maria (8 settembre).

(Francesco Bellotti)

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