Lo Spezia guadagna un punto al ‘San Nicola’ contro il Bari. Una partita che gli aquilotti hanno condotto per tutto il primo tempo e i primi minuti del secondo. Dopo il gol fortunoso di Sibilli, gli uomini di D’Angelo hanno, peró, accusato il colpo anche sul piano fisico.
Le 3 partite in 7 giorni costituiscono un’attenuante ma solo per metà. Lo Spezia, infatti, più volte ha ceduto il passo all’avversario nei secondi tempi dopo prime frazioni all’altezza.
Contro il Bari, gli aquilotti creano soprattutto grazie alla spinta incessante degli esterni e all’atteggiamento propositivo delle mezz’ali. Proprio Jagiello e Cassata sono tra i migliori in campo. Il primo è protagonista di inserimenti tra le linee, cross interessanti e l’assist millimetrico per Mateju. Lo spezzino, dopo prestazioni insufficienti sulla fascia sinistra, nella sua posizione naturale è tornato a splendere. Solo Brenno si mette di mezzo negandogli due gol fantastici dalla distanza. Anche Nagy in regia è apparso più ordinato e più di rapido pensiero rispetto a Salvatore Esposito.
Il vero problema, peró, è ancora una volta l’attacco. Dopo un’ottimo inizio, anche Falcinelli, ieri subentrato, non riesce proprio a trovare la via della rete. Moro e Pio Esposito, nonostante le buone volontà, sono innocui per le difese avversarie, non riescono a tenere la squadra alta e congelare palloni importanti. Al momento, solo Di Serio riesce ad avere quell’imprevedibilità e inventiva che manca negli ultimi sedici metri.
(Foto di Tassone da speziacalcio.com)