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"Uno lascia la maggioranza per motivi strumentali, l'altro resta per convenienza".

Chiamati direttamente in causa nell’intervista rilasciata dal consigliere Baldino a Tele Liguria Sud sulle motivazioni che lo hanno portato a lasciare la maggioranza di centro destra, e definiti ironicamente persone filo Peracchini, desideriamo esprimere la nostra opinione in merito.
La nostra scelta di sostenere Peracchini al ballottaggio è stata ponderata e valutata a seguito di un incontro avuto a suo tempo con il futuro Sindaco, nel quale Peracchini assicurava il suo appoggio su alcune tematiche a noi care, quali:

1) La revisione della raccolta differenziata
2) La revisione delle procedure di assegnazione degli appalti al massimo ribasso
3) La rotazione dei funzionari del Comune
4) Le garanzie sul Puc, no alla cementificazione delle colline e di Calata Paita
5) No all’inceneritore ed all’apertura di nuove discariche.
6) L’Indagine epidemiologica nel levante cittadino

Nessuno ha la bacchetta magica, ma alcuni di questi temi a 18 mesi dall’insediamento in comune di questa maggioranza sono stati condotti brillantemente e sono sotto gli occhi di tutti.

L’urgenza di quell’incontro pre - ballottaggio fu necessario in quanto esclusi da Guerri & Baldino da ogni possibilità di dialogo con il futuro Sindaco, evidentemente presi dalla smania di accaparrarsi l’uno la poltrona di presidente del consiglio comunale e l’altro di consigliere comunale.
Mentre negli incontri successivi concordati ed avuti con il Sindaco noi tenevamo il punto su quei temi, Guerri & Baldino scaldavano le loro poltrone con continui distinguo sulla linea politica legittimamente condotta dalla maggioranza, in quanto democraticamente eletta; e mentre noi li incalzavamo sul perchè continuassero ad essere in maggioranza, il duo in questione continuava imperterrito in questa manfrina ridicola, sfociata ora in una farsa teatrale.

La verità è che le motivazioni di lasciare la maggioranza addotte da Baldino nell’intervista televisiva sono vuote di contenuti, prive di logica politica e strumentali, mentre la scelta di Guerri di rimanere in maggioranza un semplice calcolo di convenienza economica.

Quanto a noi, se mantenere un patto significhi essere tacciati come filo Peracchini, allora siamo onorati di esserlo: il nostro pensiero è che la maggioranza si stimoli con il confronto sui temi cari alla collettività, nel merito e non con prese di posizione sterili con l’unico scopo di apparire.


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