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Gagliardi: "Dalla parte dei balneari, sosteniamo il diritto d'impresa" In evidenza

Al centro delle proteste del settore la direttiva Bolkestein.

"Forza Italia sostiene da sempre la battaglia del comparto dei balneari, con una posizione netta in merito all'applicazione della direttiva Bolkestein: difendere queste imprese per noi è un imperativo, perché significa tutelare settori fondamentali per l'occupazione e la crescita economica del nostro Paese. Per questo diciamo no a questa iniqua regolazione europea che penalizza realtà produttive consolidate da anni. Una specificità che non ha eguali in Europa, una particolarità di eccellenza nell'offerta turistica in Italia. Una realtà da difendere con forza e determinazione". Lo dichiarano, in una nota congiunta, i deputati di Forza Italia Renato Brunetta, Stefano Mugnai, Elisabetta Ripani, Maurizio D'Ettore, Dario Bond, Deborah Bergamini, Andrea Mandelli, Roberto Bagnasco, Manuela GAGLIARDI, Simona Vietina, Giorgio Mule', Roberto Novelli, Maria Spena e Raffaele Baratto, dopo aver incontrato stamattina esponenti dei balneari aderenti al Fipe-Confcommercio, in mobilitazione in Piazza Montecitorio per sollecitare il Governo a risolvere una volta per tutte la questione Bolkestein.

"Altri Paesi, come la Spagna e il Portogallo - proseguono - sono riusciti ad imporsi a Bruxelles difendendo l'interesse nazionale. Se ci troviamo a questo punto la colpa non è dell'Europa, ma dei governi della sinistra che negli anni scorsi hanno chinato la testa. Dal 2006 ad oggi parliamo ancora di come interpretare la Bolkestein: la fase di incertezza non si è ancora conclusa. Ora, in virtù dei recenti eventi calamitosi, circa 3.000 imprese sono state danneggiate o distrutte dall'erosione e quindi rischiano di non aprire la prossima stagione balneare. Non si puo' piu' perdere tempo: e' necessario, sin da subito, un piano straordinario di tutela", sottolineano.

"Continueremo ad essere al fianco dei balneari - concludono - e garantire il futuro di 30.000 imprese, anche dopo aver visto bocciati i nostri emendamenti da parte del Governo, prima al Milleproroghe e poi alla Legge di Bilancio alla Camera. Se entro il 31 dicembre, con la definitiva approvazione della Legge di Bilancio, non arriveranno risposte adeguate, scenderemo in piazza a tutela del diritto di fare impresa”.

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