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Parco di Montemarcello, Battistini: "Anche ARPAL contro l'abrogazione" In evidenza

Il commento del Consigliere regionale dopo la Commissione.

Altra levata di scudi contro la proposta di Costa e De Paoli per abrogare il Parco di Montemarcello-Magra-Vara. Questa mattina nella Commissione Territorio della Regione Liguria si è discusso ancora del Parco e delle opportunità per il territorio e il giudizio negativo sul testo del disegno di legge è stato unanime. Non solo le associazioni ambientaliste ma anche la stessa ARPAL si mostra contraria alla soppressione del Parco. I tecnici hanno evidenziato quanto quel territorio sia importante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Nella piana del fiume Magra e Vara nidificano specie avicole protette mentre le loro acque ospitano esemplari ittici unici in tutta Italia.

Anche alla domanda di Costa se non fosse meglio investire su ARPAL risparmiando risorse oggi destinate su altri Enti, col chiaro riferimento al Parco Regionale dello spezzino, non vi sono stati dubbi.

Per i tecnici l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha compiti totalmente differenti nella tutela del territorio. ARPAL misura, fa rilievi, controlla, colleziona dati e li analizza. Il Parco invece ha il compito fondamentale di programmare e progettare, anche sulla base di quei dati, azioni per tutelare e valorizzare un territorio vasto che va ben oltre i confini comunali, in una visione più organica e complessiva. Anche per ARPAL il Parco del Magra non va solo mantenuto in vita ma bisogna investirvi di più di quello che si fa oggi.

Anche le Associazioni e i Comitati vanno in questa direzione.

Legambiente, per esempio, ha posto l’accento sulle opportunità di sviluppo turistico e agricolo che il Parco del Magra potrebbe avere anche come collettore di finanziamenti europei. Risorse fondamentali che un Comune, in solitaria, non sarebbe mai in grado di intercettare.

Puntuale e preciso anche il Comitato Sarzana che Botta che ha smontato, con chiarezza, tutti i pretesti che Costa da mesi tenta di addurre per avvalorare la sua proposta. Le battute di caccia selettive nel Parco si possono fare, col giusto controllo, ma, ricorda il Comitato, con la consapevolezza che il problema cinghiali arriva, anche e soprattutto, da territori ben lontani dalle aree protette: le colline in primis. Anche la raccolta di legname morto è permessa, ed è stato ribadito. La pulizia del fiume si può fare, dunque, ma nel pieno rispetto del suo habitat.

In tutti questi mesi di discussione notiamo un isolamento totale di Costa e De Paoli.

Abbiamo ascoltato molti soggetti e non è ancora successo che qualcuno si esprimesse a favore dell’abrogazione del Parco del Magra.

Forse sarebbe più opportuno che il Consigliere Costa ritirasse la sua proposta e si lavorasse per migliorare e potenziare il Parco.


Francesco Battistini
Consigliere regionale Rete a Sinistra/liberaMente Liguria

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