fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Sarzana: Consiglio Comunale fiume sulla Poggi Carducci In evidenza

di Luca Manfredini – La “scuola del futuro” è in divenire, ma in Consiglio prevale lo scontro.

“Maleducato” – “Terrorismo politico” – “Il tuo è stato un intervento idiota” – “Fascistucolo di provincia”... sono alcuni tra gli scambi di cortesia registrati nella serata.

 

L’argomento è ben conosciuto e da tempo dibattuto, una problematica che attanaglia molte, troppe, scuole italiane costruite in un periodo storico ormai distante e che oggi non soddisfano i requisiti previsti dalle nuove norme antisismiche. Nell’immediato il problema principale riguarda le Poggi Carducci, ma tutto il comprensorio scolastico sarzanese soffre di evidenti “acciacchi” dovuti alla vecchiaia.

“Ho fortemente richiesto questo Consiglio straordinario perché è da qui che dobbiamo avviare assieme il futuro sicuro per le nuove generazione sarzanesi – esordisce il Sindaco Ponzanelli – costruiamo un percorso comune e condividiamolo, oppure optate per il cinismo della polemica politica e prendetevi le responsabilità delle vostre scelte”.

Ma il dialogo tanto ambito è immediatamente mancato e la serata si è dipanata in una lunga serie di accuse reciproche e vecchie rivalse, portando le discussioni sino all’una di notte. Più di 4 ore di Consiglio comunale per un “solo”, seppure saliente, argomento. L’intervento del Sindaco non è piaciuto alle minoranze che lo hanno letto come un “aut aut” netto, un prendere o lasciare non gradito, seppure erano già state consegnate due mozioni incidentali che ufficializzavano chiaramente il distacco con il programma avviato dalla Giunta: un ordine del giorno della maggioranza a favore degli spostamenti avviati e due contrari a firma Mione (Sarzana per Sarzana) e Giorgi (M5S) che propendevano alla chiusura delle Poggi Carducci ed all’installazione di moduli scolastici prefabbricati.

“Appena preso atto dei risultati insoddisfacenti delle nuove perizie effettuate dopo i lavori di alleggerimento del terzo piano delle scuole abbiamo portato il problema a conoscenza di tutti, dal singolo cittadino alla più alta istituzione – rimarca il Sindaco – i dati rilevati destano la dovuta preoccupazione, seppure non nell’ordinarietà ma solo in caso di eventi eccezionali, e la Legge non impone la chiusura ma la corretta valutazione e interventi migliorativi – ricorda – avevamo tre opzioni: 1) chiudere ogni scuola facendo perdere due anni di insegnamento ai giovani e causando un’interruzione di Pubblico Servizio – 2) limitarci al silenzio e andando avanti facendo finta di niente, come fatto dai nostri predecessori sino alla scoperta della perizia da parte dell’ex Consigliere Chiappini – 3) avviare questo percorso che porterà in breve periodo a dare sicurezza totale, chiudendo la Poggi, trasferendo la classi lì ospitate e lavorando per la scuola definitiva tramite l’accesso al Fondo Strategico regionale – ha concluso – non siete d’accordo? Volete la chiusura totale? Ditelo ufficialmente e agite per obbligarlo, prendetevi questa responsabilità di fronte ai cittadini”.

Ricordiamo che dopo i lavori di alleggerimento effettuati gli indici di vulnerabilità sismica della Poggi sono passati da un 0,10 ad un 0,13, mentre la Carducci è passata da un 0,15 ad un 0,20. Distanti purtroppo da quel 0,6 considerato come limite minimo di salvaguardia della vita o dall’ambito 0,8 che assicurerebbe la benedizione di Legge. La Poggi è stata chiusa e svuotata e le 10 classi delle elementari suddivise tra l’Istituto Arzelà e l’ex scuola di Crociata, opportunatamente ed a norma riadattate, mentre le due classi delle medie sono state accorpate alle altre nella Carducci che assicura, seppur di poco, un minimo di sicurezza in più. Questo intervento è parte del progetto più ampio già avviato che prevede uno “screening” totale su aree appetibili per eventuale nuova costruzione e su tutti i comprensori scolastici sarzanesi, cominciando proprio dalla XXI Luglio. Uno studio completo di tutte le possibilità per creare il progetto definitivo con cui ottenere l’accesso al Fondo Strategico regionale ed assicurare l’inizio dei lavori definitivi già dalla prossima estate, se tutto coincidente. 

Le opposizioni reagiscono duramente alle parole del Sindaco e attaccano unite sulla stessa linea. Il Consigliere Mione veste i panni del fustigatore e risponde a Cristina Ponzanelli: “Rimango stupito dalle sue parole, il “O state con me o fate solo polemica politica” è già di per sè di pessimo gusto, il tentativo poi di addossare responsabilità a noi ha dell’incredibile – attacca Mione – lei è ancora in campagna elettorale mentre qui si sta parlando di un gravissimo problema di sicurezza e non di propaganda. La collaborazione richiesta si crea nel momento precedente alla decisione presa e non dopo, un ragionamento comune esigeva di chiamare prima i Consiglieri e decidere assieme il percorso – spiega Mione – la propaganda elettorale è finita e ora deve subentrare la politica, quella che prevede di risolvere congiuntamente i problemi. La responsabilità richiesta a noi poi, in realtà, non se la assume neanche Lei, solo la scarica ai genitori degli scolari. Poco ragguardevole da parte vostra dichiarare che scegliete il male minore – ha concluso - lei può escludere che venga un terremoto? Può rassicurare su questo i genitori? Lei pensa d’essere esente da responsabilità morali e penali nel caso succeda qualcosa? Capisce cosa significa “Limite di salvaguardia della vita”? Lei, con una superficialità invidiabile, vuole addossare la responsabilità a noi e questo è molto grave”.

Sulla stessa linea l’adirato Consigliere Giorgi: “Se le scuole non hanno l’indice minimo di vulnerabilità sismica richiesto siete voi e solo voi che vi assumente delle responsabilità. Lo scopo delle nostre mozioni è proprio per denunciare il rischio della vostra scelta, su cui non avete consultato nessuno tra l’altro – spiega la Giorgi – l’unica strada sicura percorribile era quella dei moduli scolastici ed è un enorme errore non averla intrapresa. La responsabilità se la prende lei perché è lei che mantiene gli studenti in scuole non sicure, una scelta che contrastiamo nettamente”.

Anche i Consiglieri del Partito Democratico non concordano con la linea intrapresa e attaccano con sarcasmo il Sindaco e la Giunta: “E’ un piacere ricordarvi quando durante la campagna elettorale ci accusavate di essere degli irresponsabili sull’argomento scuole e chiedevate ai cittadini di mandarci a casa per potere risolvere il problema – ride il Consigliere Casini – ricordo bene quel giorno in Piazza Matteotti con Salvini. E ora? Ora che la campagna elettorale è finita la realtà è dura vero? Il livello di aspettativa che avete creato è molto ampio e dovete lavorare per davvero, ma la partenza non è certo delle migliori – attacca – ora vi limitate a chiedere senza proporre nulla di sicuro, ma solo spostando qualcuno dove, in ogni caso, manca la sicurezza richiesta. Si chiama altresì “Fare figli e figliastri tra chi rischierà di più e chi di meno” – alla Casini si unisce poi il Consigliere Castagna – noi siamo solo preoccupati dalla tematica e la soluzione di compromesso che avete già avviato non dà sicurezza e non corrisponde certo a quanto promesso strumentalmente in campagna elettorale”.

Compatta la maggioranza che ha continuato nella serata ad accusare i Consiglieri contrari al progetto di fare solo polemica, priva però di una soluzione alternativa, e ribadito in coro l’importanza del Consiglio straordinario per proseguire sulla linea della trasparenza totale che ha seguito sin dall’inizio la problematica: “Questo è l’unico luogo deputato ad affrontare la situazione, un luogo naturale ed unico che va ben oltre le assemblee pubbliche di altri (il riferimento era all’assemblea di “Sarzana per Sarzana” alla quale il Sindaco, invitato, non si è presentato), siamo qui davanti ai cittadini a spiegare la situazione, a quei cittadini e genitori che saranno ricevuti dal Sindaco nei prossimi giorni – spiega Ponzanelli – teniamo fuori questa sera dalla Sala Consiliare gli schemi classici della politica e affrontiamo l’argomento seriamente, mi dispiace ma qui io vedo solo terrorismo politico”.

Aggiunge poi il Consigliere Precetti: “Nei vostri programmi elettorali non leggo l’alternativa dei moduli prefabbricati oggi invece così caldeggiati e, come sapete benissimo, non ci sono né i tempi né le risorse per attuarli – ha aggiunto poi il Consigliere Iacopi – solo per gli alunni delle elementari e medie servirebbero circa 850.000 euro per i moduli, mentre la Protezione Civile non ci aiuterebbe perché non siamo in emergenza – ha concluso – lei Mione ha un’ottima oratoria ma dimentica il quarto di secolo fatto con le amministrazioni precedenti quando non siete intervenuti sul problema e ci avete lasciato le casse vuote”.

Conclude il Consigliere Pizzuto: “La soluzione avviata era l’unica adottabile e, per quanto non soddisfatti completamente, la caldeggiamo. Fermare le scuole era interruzione di Pubblico Servizio, le risorse del Comune sono completamente inadeguate, non esiste uno spazio per i moduli in grado di accogliere tutte le scuole e tantomeno i tempi per realizzarli”.

Di discussione in discussione si arriva alla votazione finale, non prima però di un acceso botta e risposta tra il Presidente del Consiglio Carlo Rampi ed il Consigliere Paolo Mione per problemi procedurali. Volano attacchi e offese, richiami all’ordine e breve interruzione del Consiglio comunale, che poi riprende una volta calmati i bollenti spiriti.

La conclusione del Sindaco è veloce e drastica: “Abbiamo ottenuto l’ok dell’ASL alle opere effettuate nelle scuole dove spostiamo gli alunni e andiamo avanti tranquilli. Apprezzo la capacità retorica di Mione ma è inutile senza la proposta di un’alternativa fattibile – incalza – retorica e pura demagogia priva di soluzioni mentre noi agiamo e sin dalla prossima estate avvieremo i lavori per una scuola definitiva inserita nel Fondo Strategico ed a costo zero per il Comune – ha aggiunto e concluso - ai Consiglieri del Partito Democratico ribadisco che non avete fatto abbastanza, e forse anche nulla durante la vostra amministrazione per risolvere questa problematica, mentre il Consigliere Giorgi vuole solo chiudere le scuole. Noi no, noi diminuiamo il pericolo per gli scolari e avviamo la nascita della scuola definitiva, faccia lei la denuncia agli Enti preposti se vuole, e si prenda la responsabilità di fermare l’anno scolastico”.

Bocciati in votazione finale gli ordini del giorno di Mione e Giorgi, approvato quello della maggioranza.

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.