E' la denuncia del movimento Cittadini Partecipi e Solidali, in seguito a ciò che è emerso contestualmente all'iniziativa "Mercateatro" svoltasi nelle piazze del nostro Comune, organizzata dai genitori degli alunni del laboratorio scolastico teatrale aiutati dai ragazzi della Compagnia "Quelli che il teatro...." per raccogliere risorse finanziarie finalizzate alla partecipazione al concorso.
"Un debito - prosegue la nota del movimento follese - maturato per l'acquisto, impiego materiali e successivo ripristino, all'interno della struttura polivalente di Piana Battolla, con la finalità di allestire in modo più consono la zona palcoscenico, che consentisse di usufruire di uno spazio attrezzato con accorgimenti tecnici/artistici maggiormente idonei all'uso specifico. La proposta di contributo fu richiesta dalla responsabile legale e regista della suddetta compagnia prof.ssa A. Girani nel Febbraio 2011 e fu accolta in toto dal Sindaco e dal Vicesindaco nonché assessore all'Istruzione e alla Cultura. A seguito del parere favorevole, i soci della Compagnia-Associazione decisero di farsi carico dell'acquisto dei materiali, dell'esecuzione dei lavori e del ripristino della parete danneggiata tra la fine del mese di marzo e i primi giorni di giugno 2011 da persone non identificate che in quel periodo avevano avuto l'uso dello spazio "teatro". Dopo ripetute sollecitazioni (verbali e in forma amicale) del pagamento, a titolo di rimborso, indicato dalla ricevuta inviata il 12.09.2011, ad oggi, nulla è stato versato alla compagnia teatrale".
"Da anni la suddetta Compagnia in collaborazione con la Scuola tiene accesa l'attenzione per l'arte della scena e contribuisce alla crescita culturale e sociale della nostra Comunità. Noi Cittadini Partecipi e Solidali - conclude la nota - ricordiamo all'Amministrazione Cozzani che l'associazionismo del nostro territorio, praticato senza scopo di lucro, è un bene prezioso e che soprattutto in tempi di crisi va sostenuto, perché proprio da queste energie è possibile costruire un modello economico e sociale più equo e solidale. Prendiamo atto che invece a Follo si fa l'esatto contrario".