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Elezioni Sarzana, Possibile, PCI, PRC e SI: "Rimettere in discussione le candidature già presentate per un progetto unitario" In evidenza

Pubblichiamo la nota stampa congiunta inviata da Possibile, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano.

Il voto del 4 marzo ha dimostrato ancora una volta come il centrosinistra abbia esaurito la sua forza propulsiva e non sia più in grado di interpretare i bisogni, le istanze e le paure del suo elettorato storico di riferimento che è in gran parte migrato verso il Movimento 5 Stelle o addirittura verso il centrodestra.


La crisi di questo modello sul nostro territorio è cosa nota da tempo, basti ricordare le ultime elezioni regionali e le amministrative di La Spezia e di Genova (per citare le più eclatanti) tutte vinte da un centro destra a trazione leghista che ora vediamo impegnato in una distruzione sistematica del sistema di valori e conquiste sociali costruito dal dopoguerra ad oggi.
L'ultima occasione disponibile per provare a invertire la rotta è la prossima scadenza elettorale di Sarzana, appuntamento non banale tenendo conto dell'importanza che riveste la città nella nostra provincia, simbolo storico di valori democratici e antifascisti.


Per queste ragioni sentiamo la necessità di rivolgere un appello a tutte le forze democratiche e progressiste, siano esse civiche o politiche organizzate, a rimettere in discussione le candidature e le proposte elettorali già presentate al fine di favorire la nascita di un progetto il più unitario e plurale possibile.


Crediamo infatti che per evitare che i sarzanesi cerchino la risposta alla crisi economica e sociale della città nel centrodestra di Toti o nel M5S sia necessario scongiurare la frammentazione e lavorare all'elaborazione di un’offerta politica di alto livello, fondata sui valori progressisti e di sinistra ma in grado di andare oltre il recinto dei Partiti, forte di un programma di ampio respiro, capace di parlare alla Città e di “contaminarsi” con le numerose realtà associative e di cittadinanza attiva presenti sul territorio.


Per tornare ad essere la capitale della Val di Magra Sarzana non ha bisogno di capi bastone o di uomini soli al comando ma di una proposta politico-amministrativa che sappia coniugare la diffusa esigenza di discontinuità e innovazione con la migliore tradizione politica e culturale che questa comunità ha saputo esprimere nella sua storia.
Fare tutti un passo indietro al fine di individuare una personalità con la statura morale e culturale in grado di rimettersi in vera sintonia, anche sentimentale, con i cittadini e le cittadine sarebbe un gesto di grande generosità e lungimiranza.


Sappiamo che le nostre sono preoccupazioni fondate e condivise; auspichiamo quindi che il senso di responsabilità prevalga rispetto ai personalismi e agli interessi di bottega.

Partito Comunista Italiano
Possibile
Rifondazione Comunista
Sinistra Italiana

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