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"Sant'Andrea in condizioni pessime, si trasferiscano i servizi essenziali al San Bartolomeo" In evidenza

La proposta del consigliere regionale Michelucci (PD), in attesa che si concludano i lavori e apra il nuovo Felettino.

 

I ritardi nell'avanzamento dei lavori per la realizzazione del nuovo Felettino cominciano ad essere veramente preoccupanti. Il pericolo che non si riesca a chiudere il cantiere nel 2020 è sempre più reale.
Dobbiamo ancora una volta ringraziare questa giunta di centro destra che si dimostra puntualmente incapace di gestire progettualità determinanti per la nostra comunità e che sta letteralmente privando il capoluogo di un ospedale conquistato dal centro sinistra. Quali sono le ragioni dei ritardi? Quali saranno per davvero i tempi di apertura del nuovo ospedale?
La destra deve dare risposte chiare ai cittadini su servizi essenziali come quelli sanitari.
Invece il silenzio dei nostri amministratori regionali è sempre più assordante.

Tali ritardi comportano un rischio aggiuntivo e non secondario – rischio che lo stesso Conti riferì in commissione regionale – quello di far venire meno le risorse necessarie per consentire che il Sant'Andrea possa mantenere un livello adeguato e dignitoso di servizi fino all'apertura del nuovo ospedale.
E' notizia ricorrente, infatti, la condizione pessima in cui versa il Sant'Andrea. La struttura presenta grosse criticità dal punto di vista funzionale, dagli ascensori inutilizzabili alle infiltrazioni d'acqua all'interno dei reparti.
Il centro sinistra aveva avviato un processo di integrazione tra il Sant'Andrea e il San Bartolomeo volto a traguardare l'apertura del Felettino, mantenendo la sede di Dea alla Spezia e i servizi integrati a Sarzana, tenendo conto di una data di fine lavori che oggi, per l'incapacità della politica regionale, non è più una certezza.

Alla luce della situazione attuale credo sia giunto il momento di rovesciare tale impostazione.
I pazienti hanno necessità di servizi all'altezza, erogati in spazi adeguati e non è possibile pensare di far vivere loro una situazione di emergenza permanente da qui all'apertura del nuovo Felettino.
Ritengo pertanto che la soluzione più idonea per ovviare a queste criticità sia quella di trasferire al San Bartolomeo i servizi essenziali oggi erogati dal Sant'Andrea.
Non possono pagarla sempre i cittadini. Si prenda atto della situazione incresciosa che si sta verificando e si attui questa soluzione che è l'unica percorribile se si vuole salvaguardare il livello dei servizi della sanità spezzina.

Juri Michelucci
Consigliere regionale del Partito Democratico

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