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Sarzana: Ancora le Poggi Carducci sotto i riflettori nell’assemblea genitori dell’Amministrazione In evidenza

di Luca Manfredini – Una riunione importante perché importante era l'argomento in discussione, una doverosa operazione di chiarezza necessaria per fornire le dovute rassicurazioni a chi, frastornato dalle contrastanti notizie ogni giorno ad onor di cronaca, esigeva un definitivo chiarimento.

La tanto attesa riunione tra i genitori della scuola incriminata ed il Sindaco Alessio Cavarra si è finalmente svolta. Su richiesta del Sindaco i genitori e gli insegnanti sono stati invitati a partecipare all'incontro informativo sulla sicurezza degli edifici Poggi – Carducci, presso l'auditorium della scuola Parentuccelli – Arzelà. L'argomento riguarda un numero, tra studenti e personale, di circa 700 persone, che regolarmente passano buona parte della loro giornata nei due edifici sotto accusa in seguito all'ormai famosa perizia antisismica dell'ingegnere Pucci. Gli intervenuti sono stati 150 circa nella riunione aperta che ha ospitato non solo genitori ma anche curiosi e rappresentanti politici di altre formazioni, e questo è un dato che crea una sensazione di stupore. Stupore che si aggiunge poi alla sensazione di un pubblico in parte diviso nettamente tra diverse tifoserie, pro o contro l'Amministrazione con fischi o applausi, quasi come se l'appartenenza politica superasse l'importanza dell'argomento. Altri nel corso della serata hanno più volte richiesto di lasciare fuori dall'auditorium questioni politiche e propagande varie. Insieme a Cavarra erano presenti gli Assessori Massimo Baudone ed Elisabetta Ravecca, oltre all'Ing. Comunale Donati: "Il 92 % degli edifici scolastici italiani non sono a norma di Legge – esordisce i Sindaco - perché la Legge stessa ha introdotto ora parametri troppo restrittivi per le datate costruzioni presenti sul territorio nazionale, sottoposte al tempo della loro costruzione ad altre normative e diversi materiali. La sentenza della cassazione tanto amata e sbandierata dall'opposizione (sentenza che ha portato al sequestro della scuola di Roccastrada di Grosseto) rischia di mettere in ginocchio l'Italia tutta e sono già avviate modifiche ai parametri previsti dalla Legge stessa". Un edificio scolastico infatti è idoneo per legge al proprio uso purchè possa vantare un indice di rischio sismico almeno superiore ad "1", mentre per l'edificio della Poggi Carducci e relativi corpi di ingresso è stato rilevato un indice più basso, di circa "0,1". Una circolare nazionale recente è tesa ad abbassare tale limite minimo a "0,6", ma non è ancora Legge e al momento rimane il minimo previsto di "1". "Quando ci siamo insediati nel 2013 abbiamo scoperto che la scuola non era stata sottoposta alle verifiche di vulnerabilità sismica richieste per gli edifici scolastici, non ci siamo tirati indietro e abbiamo avviato tutte le verifiche richieste sulle strutture delle nostre scuole, pur consci delle difficoltà cui ci saremmo sottoposti, perché la nostra priorità è la sicurezza dei nostri figli. Non ci siamo distratti, non abbiamo nascosto niente, non abbiamo perso finanziamenti e continuiamo sin dall'inizio a lavorare per quella priorità, nonostante tutte le speculazioni politiche cui siamo sottoposti ora". Il chiaro riferimento era indirizzato alle iniziative avviate dalle opposizioni, le denunce e le richieste di chiarimento fatte dai gruppi, "Sarzana in movimento", "Sarzana per Sarzana" e "Sarzana Popolare", di cui erano presenti tra il pubblico i Consiglieri Valter Chiappini e Paolo Mione, oltre al Consigliere regionale Francesco Battistini. Al rumoreggiare di Mione e Battistini su queste dichiarazioni il Sindaco ha reagito redarguendoli ma non è riuscito ad evitare un intervento lampo di Paolo Mione: "La resistenza sismica che leggiamo nella relazione è palesemente sotto il minimo richiesto dalla Legge, non possiamo limitarci ad accettare un'assunzione di responsabilità del Sindaco senza neanche un progetto in visione, per la scuola del XXI Luglio si è presentato in Consiglio, lo ha informato, e si è deciso assieme per la chiusura. Perché per le Poggi Carducci non si è seguita questa prassi? Perché si è taciuto ed è uscito tutto fuori solo dopo che Chiappini ha trovato la perizia? Il rischio chiusura della scuola è reale ed immediato, il suo dovere è di assicurare sicurezza ai bimbi ed a tutti i frequentatori delle scuole". Qualcuno tra il pubblico attacca Mione, qualcuno il Sindaco, e si rischia un testa a testa più volte replicato in Consiglio comunale, ma le mamme non ci stanno e riconducono la discussione su un "Quasi" corretto binario: "Se dovessi pensare solo a me stesso addossando tutti i problemi alle famiglie, porterei domattina le chiavi delle scuole al Prefetto e gli direi: piazzami tu i 700 bimbi – si sfoga il Sindaco – ma non è il nostro caso, chi governa deve tenere conto anche dei vostri bisogni, chiudere sarebbe stato facile ma vi avrei regalato solo problemi. Io lavoro per il bene di tutti e nonostante tutti, se fallirò ci penserà Mione ad aggiustare le scuole, strumentalizzare la sicurezza dei nostri bambini è intollerabile". La scelta fatta dall'Amministrazione è quella di valutare e rispettare le normative, pianificando i necessari interventi: "Tutti i plessi sarzanesi sono stati sottoposti a verifiche tecniche e bisogna distinguere in tali indagini la staticità dall'indice di vulnerabilità sismica, due parametri che comportano obblighi e provvedimenti diversi per gli stessi amministratori pubblici. Le Poggi-Carducci non hanno problemi di staticità come la scuola XXI Luglio, qui non c'è un rischio crollo e non è previsto l'obbligo di chiusura. La verifica è obbligatoria, come pure la valutazione degli interventi idonei al suo rafforzamento, ma non la chiusura perché l'indice di vulnerabilità sismica fuori norma non comporta il crollo della struttura. Per verificare le mie parole è sufficiente andare nel sito della Regione Liguria, sotto la voce: verifiche sismiche". Due i percorsi di intervento individuati dall'amministrazione; Il primo riguardante le proposte di adeguamento individuate dai tecnici ed il relativo studio di fattibilità per definire l'ammontare dell'intervento definitivo (circa 5 milioni di euro), il secondo riguarda l'immediato, con un intervento di alleggerimento della struttura durante la pausa estiva 2018. Spostare aule e studenti dal terzo piano, svuotare di mobilio, suppellettili e, se necessario, delle pavimentazioni. I bambini della materna torneranno nella sede restaurata della materna Lalli entro maggio, mentre si studia la maniera di spostare altrove le classi degli studenti delle medie inferiori, ora posizionate al terzo piano delle Poggi Carducci. Entro fine marzo l'amministrazione parteciperà al bando antisismica del Ministero per incassare un finanziamento di 4,5 milioni di euro che consentirebbero di trasformare in aule l'attuale palestra chiusa da anni. "Le soluzioni più semplici non sempre sono le più giuste e noi stiamo lavorando da tempo con convinzione e tranquillità. Gli indici di vulnerabilità servono come campanello di allarme per valutare i necessari interventi, quelli che stiamo attuando. Sarzana è oggi tra i pochi Comuni italiani che hanno focalizzato l'attenzione sulla sicurezza degli edifici scolastici, e a dimostrazione di questo gli oltre 2,5 milioni spesi sulla sicurezza e la riqualificazione strutturale, oltre ai 2 milioni investiti in servizi e didattica. Allo studio anche la possibilità di trasformare in scuole elementari la casa di riposo Sabbadini" – conclude il Sindaco ufficializzando una serie di incontri costanti con i genitori per tenerli informati su ogni sviluppo. Ora rimane ancora uno step fondamentale sulla questione scuole Poggi-Carducci: il Consiglio comunale del 21 cm che, facile premonizione, sarà tutt'altro che noioso. Prenotate in tempo i posti a sedere!

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