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La maggioranza dice NO all'urgenza della mozione antifascista: i consiglieri PD cantano "Bella ciao" e il Consiglio regionale è sospeso In evidenza

Una mozione simile a quella che ha acceso il dibattito nel Consiglio comunale della Spezia provoca il caos anche in Regione.

La destra boccia la richiesta del Gruppo del Pd (sostenuta da tutta l'opposizione) di discutere con urgenza la mozione "per la promozione della cultura antifascista, per vietare le sedi istituzionali a partiti e associazioni xenofobe, razziste e che si rifanno al fascismo ed è bagarre. I consglieri PD cantano "Bella ciao" e il presidente del consiglio regionale dichiara sospesa la seduta.

"Questa maggioranza ha paura di confrontarsi su temi importanti e fondanti della nostra democrazia come l'antifascismo - affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico - E' gravissimo che oggi non si possa discutere in Consiglio regionale una mozione così importante e urgente, visti i segnali preoccupanti degli ultimi mesi, fino ad arrivare all'accoltellamento di un antifascista avvenuto nei giorni scorsi. Tutte le forze politiche democratiche devono essere compatte nel condannare ed emarginare la violenza politica e negare le sede istituzionali a chi si rende protagonista di quella stessa violenza".

Ironica la replica del segretario della Lega Liguria ed assessore Edoardo Rixi: “I consiglieri Pd cantato 'bella ciao' in consiglio regionale. Si riferiranno forse alla Boschi? Sono i nuovi partigiani delle banche, che hanno mandato sul lastrico migliaia di risparmiatori anziché difendere le nostre famiglie. I valori partigiani sono quelli di Bisagno che ha rifiutato le strumentalizzazioni politiche e ha combattuto per il popolo e la libertà. La resistenza, diceva Bisagno, è un patrimonio comune su cui è nata la nostra democrazia. Noi crediamo nella libertà di pensiero, nella tolleranza e nella difesa delle nostre famiglie. Tutto l'opposto di quello che il Pd al governo ha fatto, mettendo al primo posto gli interessi di pochi”.
“Bisogna imparare dal passato – ha aggiunto Rixi - ma guardare avanti: gli italiani devono avere un premier che li possa rappresentare tutti indipendentemente dalle loro idee: Salvini premier saprà governare il Paese interpretando i veri bisogni degli italiani. Basta con divisioni che rievocano i mostri del passato solo per giustificare l’incapacità di dare un futuro al Paese”.

Parole che alimentano la polemica, che prosegue anche al di fuori dell'aula. In una nota stampa il PD replica a Rixi, scrivendo: "Le parole di Rixi su Boschi e Bella Ciao meriterebbero, come unica risposta, che prima di parlare la Lega farebbe bene a pensare a restituire i 49 milioni di euro che ha sottratto ai cittadini. Ma dato che non vogliamo cadere in questa polemica, diciamo all'assessore regionale che per citare Bisagno e la Resistenza bisogna rispettarne i valori. Anche perché è grazie alla lotta dei partigiani come Bisagno che oggi Rixi può dire le fesserie che ha detto questa mattina. Bisagno non avrebbe avuto alcun problema a dire che la Costituzione italiana deve essere antifascista, voi invece?"


E' scontro, però, anche tra il Partito Democratico ed il Movimento Cinque Stelle: il primo accusa i pentastellati di "aver dato una mano a Toti", questi ultimi replicano ricordando un altro episodio in cui erano stati i cittadini a cantare "Bella ciao".

"I consiglieri del Movimento 5 Stelle - si legge in una nota del gruppo Pd in Regione Liguria - hanno perso l'ennesima occasione per stare dalla parte giusta. Anzi, quando dovrebbero parlare schierandosi a favore dei valori antifascisti (come hanno fatto Pd e Rete a sinistra oggi in aula) tacciono, quando invece dovrebbero avere il buon gusto di non proferire parola, pronunciano i soliti proclami. Il Partito Democratico si fonda sull'antifascismo e lo ha sempre rivendicato, mentre oggi non abbiamo ancora capito come la pensi il Movimento 5 Stelle su questo tema. Anzi, era stato proprio Grillo a dire che l'antifascismo è materia che non gli compete. Avete dato una mano a Toti per l'ennesima volta. Lo avete aiutato a non discutere la nostra mozione e a non prendersi delle responsabilità su temi delicati per la nostra democrazia. Voi e la destra siete il partito unico dei valori deboli".

Sempre a mezzo comunicato stampa arriva la replica del Movimento Cinque Stelle: "Rassicuriamo la consigliera Paita che il MoVimento 5 Stelle è, è sempre stato e sempre sarà in prima fila nella promozione dei valori dell'antifascismo e contro ogni forma di violenza ed estremismo, senza arretrare di un millimetro. Invece di preoccuparsi di noi, Paita si guardi allo specchio e si ricordi di quando, nel luglio 2013, in un Consiglio comunale monotematico su piazza Verdi a La Spezia, l'allora assessore regionale, insieme ai militanti del Pd, occupò preventivamente gli spalti riservati al pubblico schierando i carabinieri davanti alla porta per non far entrare i cittadini. Ebbene, in quel caso furono i cittadini a cantare "Bella ciao"... Non accettiamo lezioni da parte dell'esponente di un partito che ha ridotto alla fame gli esodati, distrutto lo stato sociale e l'istruzione, precarizzato i nostri giovani, eliminato l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, promosso un referendum costituzionale che il M5S ha combattuto con forza e che è stato bocciato, oltreché dai cittadini italiani, anche dalla stessa Anpi, ovvero quei partigiani che il Pd e Paita a parole - e soltanto a parole - difendono".

 

 

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