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Pecunia: "Alla Spezia non c'è nessun buco di bilancio" In evidenza

Il Partito Democratico ha chiesto la convocazione urgente della Commissione Bilancio per fare chiarezza.

Da settimane si rincorre una dichiarazione del Sindaco tra quotidiani, televisioni e consigli comunali sull’esistenza di un “buco” di bilancio di 50 milioni di euro nelle casse del Comune.

 

Ora si capirà bene che non si tratta di un dettaglio e poiché tale “buco” non risulta agli atti, non risulta ai revisori e non risulta a nessun altro abbiamo chiesto, come Partito Democratico, una urgente convocazione della Commissione Bilancio, che si terrà mercoledì 18 ottobre, per appurare la fondatezza di queste affermazioni.

Non si tratta solo di un gesto di orgoglio per salvaguardare il lavoro che la precedente amministrazione ha svolto sul piano finanziario, lasciando un Comune con i conti in ordine e con un considerevole monte-progetti già finanziati (per decine di milioni di euro: contributo periferie, nuovi por fesr, più le opere pubbliche già coperte da risorse proprie). Si tratta piuttosto di prendere sul serio le parole di un sindaco per capire se dice il vero, oppure se mente consapevolmente per ragioni di bassa politica, o se invece ancora per inesperienza non abbia del tutto chiaro come funzioni il bilancio di un ente comunale.

Certo sappiamo bene che i Comuni, tutti i Comuni, non viaggiano in buone acque, sappiamo che per quindici anni sono stati sottoposti da tutti i governi di ogni colore a continui tagli di risorse. Sappiamo che pertanto si fatica a far fronte ai tanti problemi delle città, ma nascondere questa realtà dietro fantomatici buchi non è un atteggiamento né serio né leale verso i cittadini.

Ora come dicevo, nel caso di una sua buona fede, potrebbe starci che abbia fatto confusione tra quello che viene chiamato Buco di bilancio, cioè una differenza negativa tra le poste attive e quelle passive, con la normale attività di accensione di mutui per fare opere pubbliche e che è regolata dalla legge in modo chiaro ponendo limiti molto stringenti agli enti locali. In tal caso, come potranno confermare gli uffici della Ragioneria Comunale, si sa che tutti i Comuni italiani ed europei fanno mutui che poi nel corso dei decenni saldano. Infine, siamo certi che, durante la Commissione, si potrà trovare conferma che la precedente amministrazione ha ridotto il monte mutui dai circa novanta milioni del 2006 agli attuali 48 permettendo notevoli risparmi su interessi e quota ammortamento capitale su il bilancio di spesa corrente.

Ma se non bastasse tutto questo, cioè le spiegazioni che verranno dall’approfondimento in Commissione, lo si può chiedere ai Revisori dei conti o alla Corte dei Conti che hanno fatto un lavoro di controllo sempre molto meticoloso negli anni passati.

Speriamo in un definitivo chiarimento in Commissione Bilancio e auspichiamo che le reazioni alle critiche da parte del Sindaco non siano quelle ricevute finora, ma più attente e rispettose verso le voci delle opposizioni.


Federica Pecunia Capogruppo PD Consiglio Comunale

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