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Sinistra Italiana, nasce il circolo Sarzana - Val di Magra In evidenza

La presentazione sabato 14 ottobre con un dibattito pubblico su consumo di suolo, tutela del paesaggio, promozione della cultura e del buon governo sul territorio.

 

“L'ecosistema urbano è un bene comune“ è il titolo dell'assemblea prevista sabato 14 ottobre dalle ore 16.30 al Centro Sociale Barontini nella quale interverranno Giacomo Pregazzi (Segretario Provinciale di Sinistra Italiana La Spezia), Andrea Ranieri (Comitato Scientifico di Sinistra Italiana), Stefano Sarti (Legambiente) e Gianfranco Damiano (Italia Nostra); caldamente invitati a partecipare e ad intervenire sono le realtà politiche, civiche e associative, i comitati e i collettivi che da tempo lavorano sul territorio della Val di Magra chiedendo politiche che tutelino l'ambiente e i beni comuni ma anche urbanisti, architetti e singoli cittadini/e.

"Partendo da una riflessione sul ruolo storico che le città ricoprono nell'era della globalizzazione - affermano gli organizzatori - la volontà è quella di provare un ragionamento comune su come rendere vivibili gli spazi pubblici con la rigenerazione urbana, come generare economia tutelando il nostro paesaggio, il nostro suolo, la nostra acqua e il nostro patrimonio storico- culturale".

Questo primo appuntamento aprirà di fatto la fase congressuale che porterà presto alla nascita ufficiale del circolo di Sinistra Italiana Sarzana- Val di Magra e sarà l'occasione per iniziare una discussione programmatica e contenutistica in vista delle prossime elezioni politiche nazionali e della amministrative di Sarzana.

"Sinistra Italiana - spiegano - nasce per dare una alternativa politica all'Italia e all'Europa, una alternativa che si misura in proposte politico-amministrative in netta discontinuità rispetto a quelle neo liberiste portate avanti indistintamente sia dal centrodestra che dal centrosinistra a trazione Pd. In questo senso è emblematico l'esempio della bretella Ceparana- Santo Stefano: mentre Paita e Giampredone si litigano per attribuirsi i meriti sulla realizzazione dell'opera, noi diciamo senza timore che quell'opera non andrebbe fatta perché inutile ed estremamente impattante. Questa però non è l'unica vertenza aperta su territorio ampio, complesso e articolato sul quale si concertano interessi diversi e in parte contrastanti: da oggi in poi il nostro lavoro sarà quello da un lato quello di essere un sostegno attivo e concreto alle vertenze locali e dall'altro costruire passo dopo passo una visione condivisa di società inclusiva e di sviluppo locale sostenibile".

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