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Matrimonio gay a Santo Stefano, PD e Giovani Democratici ribattono a Ponzanelli In evidenza

"Il Partito nazionale, a cui Santo Stefano Popolare fa riferimento, ha votato la legge Cirinnà, che oggi Ponzanelli contesta".

"Fa davvero specie leggere le parole del consigliere comunale di Santo Stefano Popolare Ponzanelli sulle accuse al Sindaco Paola Sisti per aver celebrato un matrimonio civile (cliccate qui). L'esponente dell'opposizione accusa il sindaco per aver celebrato un matrimonio fra due persone dello stesso sesso, dimenticando che il Parlamento in data 11 maggio 2016 ha approvato la legge di cui è prima firmataria la senatrice Pd Monica Cirinnà, che porta il titolo "regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze". Per cui non solo il Sindaco, nel suo ruolo istituzionale, compie un atto previsto dalla legge ma anche nell'appartenere alla forza politica che rivendica la legge stessa, dà fondo al modo di interpretare la politica dei nostri amministratori. La politica al servizio del cittadino prima di tutto e soprattutto attenta ai diritti e alla loro tutela. Senza contare poi, cosa non meno importante, che il nuovo centrodestra, il Partito nazionale a cui Santo Stefano Popolare fa riferimento, ha votato quel provvedimento che oggi Ponzanelli contesta. Sarebbe bene quando si guarda la pagliuzza, prima di tutto osservare la trave e questo è un insegnamento che, da ciò che dichiara il consigliere Ponzanelli, dovrebbe essergli molto chiaro".

Federica Pecunia, segretario provinciale Partito Democratico
Juri Michelucci, commissarrio PD Santo Stefano


"Siamo dispiaciuti che un cattolico praticante che svolge il ruolo di consigliere comunale abbia così velocemente dimenticato la legge dello Stato italiano sulle Unioni Civili (peraltro approvata con voto del suo stesso partito).
L’apertura dell’istituzione del matrimonio a persone dello stesso sesso è una delle principali rivendicazioni in termini di diritti civili, e non può in alcun modo essere scalfita da pinzocheri che fanno delle parole del Santo Padre un uso quantomeno poco ortodosso: quello di attaccare l’opposizione politica locale in mancanza di idee proprie o motivi appropriati.
Parlando - come dice Ponzanelli - di ipocrisia, l’ipocrisia è oggi quella di coloro che, usando frasi del tipo “pur non avendo nulla contro i gay...(cit.)” si rifiutano di riconoscere la realtà nascondendosi dietro il paravento di una mentalità provinciale.
Si potrebbe parlare di un sindaco ipocrita se Paola Sisti avesse celebrato le prime unioni civili del nostro Comune in modo tiepido e poco convinto. Siamo invece soddisfatti che Santo Stefano abbia festeggiato con serietà e importanza un evento che in questi giorni altri sindaci di altre comunità hanno scelto di osteggiare anteponendo il pregiudizio all’amore".

Giovani Democratici Santo Stefano

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