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Caratozzolo: "Stazzema, come ogni altra strage di civili, deve rimanere un simbolo" In evidenza

L'opinione del consigliere comunale della lista "Per la Nostra Città".

Non è mia abitudine fare “pipponi” commemorativi in funzione di ricorrenze storiche legate ad episodi cruenti dell’ultimo conflitto mondiale.
Lascio quasi sempre ad altri il compito di dire, ricordare, “stigmatizzare”.
Tuttavia, volutamente in ritardo, quest’anno due parole sull’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema dove morirono 560 persone di cui 130 bambini, colpevoli unicamente di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato, voglio proprio dirle.
E le voglio dire proprio perché ho notato con dolore, che questo, come molti altri episodi ove civili innocenti hanno pagato con la vita la follia e le colpe altrui, tendono sempre più a venire dimenticati, quasi in una sfumatura ideale, man mano che gli anni passano e gli eventi si allontano, da parte di qualcuno o qualcosa che tali cose preferisce non ricordarle e non farle ricordare.
Eppure amici, gli orribili accadimenti di Sant’Anna di Stazzema, come quelli delle Fosse Ardeatine o le vicende legate alle altrettanto deprecabile e ignobili foibe, accadono e continuano ad accadere ogni giorno in ogni parte del mondo.
Accadono nelle guerre interminabili che sconvolgono il continente africano così come in ogni altro luogo del mondo ove la parola guerra è tutt’altro che sfumata nel tempo. E’ anzi lì, nella quotidianità della gente segnandone spesso irrimediabilmente, l’esistenza.
Io, da sempre pacifista e non violento, trovo semplicemente orribile e inconcepibile che dei civili, spesso proprio donne e bambini, finiscano vittima della “delinquenza politica e militare” di altri uomini armati e brutalmente addestrati unicamente per rispondere ad ordini che vanno, non solo contro la ragione, ma anche contro ogni possibili ordinamento morale.
Ecco perché Stazzema è importante, ecco perché non va dimenticata, nè sfumata, come sempre più spesso mi pare si voglia fare.
Stazzema come ogni altra strage di civili deve rimanere un simbolo.
Deve rappresentare un monito per tutta l’umanità a liberarsi, o almeno provarci, da ogni forma di dittatura morale o militare. Deve insegnare ad ogni bambino ed essere umano a pensare prima di tutto in proprio, secondo la propria morale o se preferite religione, affinchè mai più nessun ordine di quel tipo possa essere eseguito in ogni parte del mondo.
Certo, lo so che è impossibile. Ma trovo altrettanto impossibile e folle tentare di aggirare il problema parlandone sempre meno, o come hanno fatto in questi giorni in troppi, non parlandone affatto.

Massimo Baldino Caratozzolo – Effetto Spezia

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