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"La Via dell'Amore priorità assoluta e no al numero chiuso alle Cinque Terre", intervista al sindaco di Riomaggiore In evidenza

di Emanuela Cavallo - Pacatezza e determinazione: così si presenta Fabrizia Pecunia, che racconta l'esperienza del primo anno di lavoro da sindaco di Riomaggiore tracciando un bilancio tra obiettivi realizzati e futuri della giunta.

 

Come ha trovato il Comune all'inizio della sua esperienza e che obiettivi si è posta?
Abbiamo trovato un Comune con una serie di problematiche, non solo legate alle vicende antecedenti il 2010 (vedi Parcopoli), ma a causa di una precedente amministrazione (ex Sindaco Cantrigliani) che ha avuto come unico obiettivo far emergere ulteriori criticità piuttosto che risolverle. Siamo partiti dalla base: ricostruendo una struttura organizzativa carente. Prima il Sindaco si teneva la delega e la responsabilità di tutti gli uffici, mentre ora è stata riorganizzata una macchina amministrativa. Questo è un principio fondamentale affinché l'Ente funzioni a prescindere dalla politica. Per Riomaggiore è stata una piccola rivoluzione culturale. Il Sindaco scrive le regole, decise dopo un confronto con i cittadini e le associazioni, e cerca di far diventare un problema del singolo un problema della comunità.

Quali altre strategie prioritarie sono sulla sua agenda?
Il Comune ha un debito di 7 milioni verso la Regione Liguria e stiamo lavorando per definirne la dilazione in accordo con la Corte dei Conti entro l'anno. Abbiamo una grande priorità e problematica: la riapertura della Via dell'Amore. Abbiamo da subito scartato il project financing proposto dalla precedente amministrazione perché riteniamo che la gestione di un bene così importante debba restare pubblica. Così come l'interesse. La chiusura della Via dell'Amore deve essere un tema che supera la gestione locale, al pari di lasciare chiuso il Colosseo. Siamo in costante contatto con il Ministero dell'Ambiente: per la riapertura sono stati resi disponibili 5 milioni (3 dal Ministero e 2 da Regione Liguria) e il Presidente Toti è stato designato commissario straordinario. Al momento si attende da IRE la valutazione complessiva degli importi. C'è la volontà a vedere la strada riaperta e di sicuro come Comune non cederemo di un passo sull'urgenza di questo obiettivo.

Che aria si respira a Riomaggiore?
Non si cambia in un anno, ma posso dire che abbiamo lavorato molto per recuperare una situazione di conflittualità, per ripristinare il confronto tra le persone e rinforzare il senso di comunità. Abbiamo formato un albo delle Associazioni perché abbiamo bisogno di interlocutori in grado di far emergere anche criticamente le problematiche per poterle risolvere. Recentemente si è formata l'Associazione dei commercianti e da quasi un anno la Pro Loco. Per incoraggiare i cittadini a fare parte di questa realtà abbiamo dato alla Pro Loco la gestione del Castello. E' un affidamento che ha un valore simbolico, perché si consegna ai cittadini un bene che possono direttamente gestire. Per questo lancio un appello ai cittadini all'iscrizione alla Pro Loco in modo da farsi parte attiva. In cambio della gestione, lasciata con possibilità di mettere una bigliettazione, verrà messa in sicurezza la pineta della scuola elementare, da anni non più fruibile. Entro dicembre di ogni anno dovrà essere formulato un piano di eventi concordato con le altre associazioni territoriali che sarà finanziato in parte anche dal Comune e dovrà essere dedicato a rilanciare la cultura e la storia del territorio. Gli introiti principali andranno a beneficio della Pubbliche Assistenze locali.

Turismo tra opportunità e problematiche quali la gestione dei rifiuti ed il costo del treno per il turista: cosa ne pensa?
Sulla raccolta differenziata stiamo lavorando per elevare la percentuale, attualmente al 55%. Faremo controlli puntuali sui conferimenti e diminuiremo i punti di raccolta rendendoli tutti differenziati. Abbiamo avuto un grandissimo incremento di aperture d'attività ed oltre 300 strutture ricettive, ora dobbiamo impegnarci per avere regole di buona educazione in primis dai cittadini, in modo da pretenderli anche dai turisti.
Sul biglietto del Cinque Terre Express a 4 euro per i turisti, replico in qualità di Sindaco e di membro del Consiglio del Parco: l'obiettivo deve essere di sviluppare la 5 Terre card. Gli introiti devono essere utilizzati per dare un servizio di qualità e per rinvestire nelle stazioni perché non sono adeguate al numero di persone che vi transitano. Non escludiamo per il nostro Comune di recuperare il vecchio progetto della fermata unica tra Riomaggiore - Manarola con le nuove tecnologie ed esigenze logistiche attuali. Circa i costi per i possessori di seconda casa dei biglietti stiamo studiando con il Parco trattamenti agevolati.

Le Cinque Terre per i ponti primaverili hanno registrato così tante presenze turistiche da creare problematiche legate alla gestione dei flussi, su questo tema si parla di numero chiuso, Lei cosa ne pensa?
Ci sono dei problemi in merito alla gestione dei flussi turistici e relativamente al numero di persone che vivono i nostri borghi, l’importante è non parlare di numero chiuso e non mettersi in una posizione di contrapposizione rispetto ad un’economia turistica che è ben accetta. La nostra responsabilità come amministratori è nell’investire sempre di più sulla qualità dell’offerta e sulla diversificazione, ci deve essere più controllo e pianificazione, una cosa mancata fino ad oggi, ma grazie al Parco e alla collaborazione tra Comuni metteremo in atto misure correttive e di controllo.

Come è il rapporto con il Parco e gli altri Comuni del territorio?
La nostra guida del Comune ha portato più equilibrio fra i comuni delle Cinque Terre; in questo momento stiamo lavorando per il Puc con l'obiettivo di arrivare a norme dei tre comuni condivise anche in vista della definizione del Piano del Parco.
Abbiamo le stesse problematiche e dobbiamo arrivare a regolamenti con le stesse linee guida. Chi apre un bar a Vernazza deve avere uguali requisiti e garantire livelli qualitativi come a Riomaggiore. La qualità è un valore da incentivare. Per le attività commerciali abbiamo previsto sconti sulla Tari per chi aderisce al marchio di qualità del Parco che impone l’osservazione di determinati comportamenti, attenti alla sostenibilità ambientale e a parametri di qualità per i clienti.

Si avvicina la scadenza del mandato di Presidenza del Parco delle Cinque Terre, qualche indiscrezione o commento sui nomi?
Prima il Parco era il suo Presidente, da quando si è dotato di un consiglio direttivo, di una giunta e di una struttura, per quanto importante il ruolo di Presidente è meno determinante. E' una carica di prestigio, un ruolo ambizioso e chi ne viene delegato deve esserne orgoglioso. Il mio auspicio è che sia un Sindaco delle Cinque Terre a ricoprire tale carica.

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