La novità, perché effettivamente di novità si tratta, riguarda il sindacato ed in particolare la Uil che, per bocca del proprio segretario provinciale Nadia Maggiani, si propone come interlocutore propositivo all'interno della sfida elettorale.
La motivazione di base è la sensazione che la distanza fra la politica e le esigenze della gente sia ancora troppa e che ci sia bisogno di un dialogo fra le varie anime che si candidano alla guida della città e chi rappresenta una parte (oggi sofferente) della popolazione che sarà chiamata al voto l'11 giugno prossimo.

Un documento particolareggiato infatti, contenente le proposte individuate dalla Uil come caratterizzanti e necessarie allo sviluppo futuro della città, verrà posto all'attenzione dei candidati sindaci verso la metà del mese di maggio.
Un documento che illustra le proposte e le posizioni del sindacato riguardo alle problematiche e alle opportunità che il territorio si trova ad affrontare e che, per la prima volta, trova un sindacato parte attiva e proponente sui temi di più stringente attualità.

Ovviamente il lavoro non può che essere il filo conduttore di ciò che verrà espresso sotto forma di proposta politica ai vari candidati, una proposta che a detta della stessa Maggiani costituirà la base sulla quali gli iscritti decideranno a quale candidato dare il.proprio voto e la propria fiducia.
Una fiducia messa a dura prova proprio dalla sensazione di distanza che la politica sembra faccia di tutto per alimentare ulteriormente, sia con la carenza di proposte, sia con le troppe diatribe tutte interne giudicate poco attinenti con i problemi reali e quotidiani che le persone devono affrontare.

Quindi i giovani, il lavoro, l'utilizzo delle aree che si libereranno, il Puc, il piano Brin e il comparto difesa, la città turistica, la riconversione dell'area Enel, Panigaglia, il commercio e le nuove proposte per ulteriori spazi alla grande distribuzione, le tecnologie, l'ambiente e la sostenibilità per una città che vuole essere al passo con i tempi.