Nata il 25/3/1927 a Castelfranco Veneto, in una famiglia cattolica e antifascista, fu studentessa dell'Istituto Magistrale di Bassano del Grappa.
Il 26/9/1944 fu costretta ad assistere, insieme ad altre compagne, ad una feroce rappresaglia, in cui furono impiccati 31 prigionieri.
Lo sgomento iniziale si trasformò ben presto in lei in un profondo desiderio di reagire all'ingiustizia e alla violenza che la circondavano e fu così che maturò la sua adesione alla Resistenza, nella Brigata Cesare Battisti.
Dopo la guerra completò gli studi, laureandosi in Lettere; insegnante elementare, operò quindi nel sindacato.
L'impegno politico la condusse successivamente a Montecitorio, dove fu, per sei legislature, deputata della DC (1968-1992).
È stata la prima donna a divenire Ministro della Repubblica, dapprima del Lavoro e della Previdenza sociale (1976-1978) e quindi della Sanità (1978-1979).
Il 23/9/1981 la Presidente della Camera Nilde Jotti la nominò Presidente della Commissione d'inchiesta sulla Loggia P2.
In quell'incarico dimostrò tutta quella determinazione e tutto quel coraggio che l'avevano contraddistinta nella Lotta di Liberazione.
Né i tentativi di delegittimarla, facendola passare per una visionaria, né le varie minacce subite riuscirono ad intimorirla e a farla desistere.
L'imponente lavoro svolto è contenuto nei 120 volumi che nel 1985 consegnò al Parlamento.
Se da un lato essi costituiscono la più bella testimonianza del suo impegno civile e della sua integrità morale, dall'altro occorre rimarcare che molto probabilmente le costarono quella progressiva emarginazione politica a cui fu sottoposta e che affrontò con la serenità e la compostezza di chi è comunque certo di aver combattuto la giusta battaglia.
Questa irriducibile fedeltà ai valori a cui era stata educata e per cui ha vissuto, dando sempre prova di grande coerenza, rendono in questa circostanza, particolarmente caro il suo ricordo e ribadiscono infine quella grata ammirazione che le riservammo quando, anni addietro, venne nella nostra Citta a testimoniarci con la forza e la passione che la distinguevano, l'immortalità degli Ideali che animarono il secondo Risorgimento d'Italia.
"Era una persona solare, umile. Non sapeva cosa fosse il tornaconto personale; essere al servizio degli altri le dava gioia".
Così l'ha ricordata Rosa Russo Jervolino, così ci piace ricordarla noi.
Franco Bernardi, Paolo Galantini, Giorgio Pagano, copresidenti del Comitato Unitario della Resistenza
(Foto: Ansa)