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Paita e Michelucci (PD): "Il Growth Act e’ una legge senza finanziamenti che lascia indietro i territori" In evidenza

"E' difficile pronunciarsi su un provvedimento così inconsistente come il Growth Act della giunta Toti. Una proposta di legge con alcune buone intenzioni ma priva di finanziamenti: una norma genovacentrica, che si dimentica di tanti aspetti importanti e che lascia fuori gran parte del territorio ligure": ad affermarlo sono Raffaella Paita e Juri Michelucci.

I consiglieri regionali del Partito Democratico proseguono: "Partiamo, per esempio, dalle infrastrutture strategiche e in particolar modo da quelle portuali: nel Growth Act non si fa minimamente cenno che in Liguria esistono due porti "Core", cioè classificati come strategici dalla nuova regolamentazione delle reti europee di trasporto. Nel provvedimento si parla solo di Genova e non delle infrastrutture che collegano La Spezia con la rete europea. Restando sempre in tema di portualità, inoltre, non si considera neppure che la nuova riforma del sistema appena approvata prevede che Spezia abbia sotto la propria gestione anche un scalo Toscano, quello di Massa Carrara.


Anche sul fronte dell'istruzione serve maggiore concretezza. Bisogna stanziare risorse per le sedi decentrate dell'Università di Genova e cioè per i campus di Imperia, Savona e La Spezia, quest'ultimo peraltro in procinto di cambiare sede. E sarebbe anche importante implementare il fondo di garanzia con risorse dedicate agli interventi di miglioramento sugli impianti sportivi.


Parlando invece di commercio, a nostro avviso, le piccole imprese, che costituiscono l'ossatura del nostro sistema produttivo, dovrebbero ricevere un'attenzione prioritaria; proprio per questo riteniamo che il Fondo strategico che il Growth Act prevede di istituire non debba essere solo appannaggio delle grandi realtà produttive. Per lo sviluppo del territorio serve una valorizzazione delle aree interne per la realizzazione di prodotti di altissima qualità, magari somministrando questi stessi prodotti locali nelle mense scolastiche. Ma di tutti questi argomenti, nel provvedimento della Giunta Toti, non si parla.


Insomma: noi non siamo contro la legge sulla crescita della maggioranza. Ma vogliamo superare le incoerenze di questa destra che sta cercando di nascondersi dietro il paravento del Growth Act: una norma che assomiglia più a un semplice elenco di interventi da fare, che a una legge di sistema; un provvedimento che non propone alcune ricetta concreta e che, pertanto, rischia di restare lettera morta".

 

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