L'elenco delle opere faraoniche della giunta follese si è infranto dietro gli alibi di presunti buchi di bilancio ereditati e mai dimostrati se non a colpi di propaganda, oppure dietro alle foglie di fico delle calamità, peraltro totalmente finanziate dalle somme urgenze regionali, ed oggi assistiamo ad una gestione del territorio inefficace, assente ed inaccettabile. In questi anni alcuni consiglieri di minoranza e varie associazioni hanno denunciato l'abbandono totale dell'area fluviale, dove nascono discariche a cielo aperto, e l'amministrazione Cozzani non ha mai fatto nulla per ripristinare la chiusura dei varchi fluviali. In questo contesto inaccettabile, arrivano le proposte dell'ultima ora, da paese dei balocchi: un bacino remiero. Come movimento dei Cittadini Partecipi e Solidali vogliamo esprimere la nostra totale contrarietà sia nel metodo che nel merito di un progetto assurdo, oltre a chiederci allarmati quanto costerà al contribuente follese l'incarico per uno studio di fattibilità/progetto preliminare delle opere necessarie per una simile realizzazione. "Nel nostro contesto - dichiara Valeria Fregosi, candidata a sindaco del movimento - le energie e le risorse dovrebbero essere destinate all'edilizia scolastica che versa in condizioni precarie. Se rimaniamo in tema di territorio e di sport riteniamo prioritario concludere quelle strutture sportive che avrebbero portato benessere per l'intera collettività. Per questo, nel nostro programma, scritto con i cittadini, proporremo progetti di riqualificazione delle attuali scuole e un progetto di cooperazione tra sport, scuola, sostenibilità e turismo, dedicato al benessere della comunità e alla valorizzazione del fiume, al suo rispetto ed alla possibilità di creare occupazione e ricchezza, un'idea ben lontana dallo scempio attuale e proposto dal sindaco Cozzani che stravolgerebbe completamente un patrimonio che va invece tutelato e salvaguardato. La nostra comunità è cresciuta in rapporto al nostro fiume - conclude Valeria Fregosi - ma oggi questo rapporto è esile se non addirittura assente. Per questo il nostro progetto politico vuole puntare a sostenere ed incentivare la costituzione di una filiera economica in relazione al fiume, con compatibilità ambientale e sociale, attraverso le nuove forme di aggregazione delle professionalità come il coworking, e sostenendo progetti di filiera del legno e dell'energia."