Il progetto di Piazza Garibaldi che l'amministrazione Cozzani ha approvato (delibera n°05 del 15/01/2014) per la trasformazione di una piazza pubblica di Pian di Follo in un parcheggio seminterrato con una tettoia per un mercato coperto e la trasformazione dei locali interni alla struttura pubblica è, per i Cittadini Partecipi e Solidali, incomprensibile nel metodo e nel merito.
"Siamo sconcertati dal metodo - così la nota di CPS Follo - un progetto che evidentemente insegue dei finanziamenti (GAL) senza un percorso. Stante la delibera, l'amministrazione dichiara l'urgenza e la pubblica utilità indifferibile di un'opera che è di fatto immediatamente cantierabile, ma che non ha avuto nessun coinvolgimento della popolazione. Oggi più che mai la trasformazione degli spazi pubblici, come piazza Garibaldi, dovrebbe sottostare a processi di partecipazione popolare concreta, dove l'informazione, la condivisione e la decisionalità siano condivise e facciano parte di un processo di comunità, non calato dall'alto ma costruito con la gente che vive i luoghi. Il progetto di un mercato nel nostro comune dovrebbe essere la punta terminale di un processo di valorizzazione del tessuto produttivo locale, artigianale, agricolo, pensato per salvaguardare e sostenere le attuali attività commerciali presenti nel territorio, che risentono in modo esasperante della crisi economica attuale. Un progetto che peserà sulle casse del comune con un debito bancario di 169.901 euro, per questo il movimento dei Cittadini Partecipi e Solidali ritiene che l'Amministrazione Cozzani abbia fatto un errore nel non dare priorità al finanziare le opere attualmente incompiute, saldare i debiti su servizi di vitale importanza come i servizi sociali. Pur rimanendo in tema di riqualificazione urbana è evidente che la giunta follese si stia sbagliando obiettivo, tant'è che a nostro avviso a Follo altri luoghi che necessitano di essere ripensati, come piazza Matteotti. Per tutti questi motivi il movimento dei Cittadini Partecipi e Solidali si attiverà per raccogliere le firme per una petizione popolare che blocchi questo progetto inutile".