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Base Navale, Opposizioni: "Serve chiarezza della maggioranza. Lo si deve ai cittadini" In evidenza

di Luca Vaccaro - La mozione presentata dalle opposizioni verrà discussa lunedì in sede di consiglio comunale straordinario.

I gruppi di opposizione in Consiglio Comunale, Partito Democratico, LeAli a Spezia, Orizzonte Spezia, Spezia Bene Comune hanno richiesto un Consiglio comunale straordinario sul tema della base navale che si svolgerà lunedì 26 giugno ed in cui presenteranno un'apposita mozione.

"Prima questione è sicuramente quella di una città nella città che è l'Arsenale, base navale vuota, 85 ettari di cui 18 coperti, 6 bacini e tanti km di strada di cui gli spezzini non sono neanche più consapevoli. 873 civili nel l’arsenale, siamo fermi a circa 400 e entro il 24 andranno in pensione 199 - esordisce così il consigliere di LeAli Roberto Centi, il quale prosegue sulla delicata questione riguardante Basi Blu - Altra questione è quella di Basi Blu di cui si parla pochissimo nella nostra città, progetto che è nato all’interno del Ministero della Difesa per cui si prevede che nella parte interna del golfo, davanti a Marola, sorgerà l’area NATO della base, con ingenti investimenti a mare e la costruzione di ben tre nuovi moli di ormeggio (Varicella 3, Scali 1 e 2); l’ampliamento di un molo esistente (Varicella 1); l’ampliamento di una banchina esistente (Lagora)".

In merito all'opera e ai costi che comporterà l'operazione, Centi prosegue affermando che "Sono inoltre previste imponenti opere a mare per dragare il fondale di transito della Darsena Duca degli Abruzzi sino a 12 metri, con 600 mila metri cubi di fanghi, con tutto quello che ne consegue. Un terzo di questi fanghi in discarica, 2 nei cassoni per i nuovi moli. L’intero programma avrà un costo di enorme rilievo per le casse dello Stato, con un importo ad oggi preventivato superiore ai 350 milioni di euro per dei lavori che dureranno 10 anni, che lascia prevedere cantierizzazione impattante ma soprattutto a rischio d’impatto 0 sull’occupazione."

Sulla necessità del coinvolgimenti del territorio Centi aggiunge che: "Di fronte a questa situazione, a un coinvolgimento del territorio non c’è un dialogo come dovrebbe esserci, riteniamo che il consiglio comunale sia sede opportuna per parlarne, non ci piace che se ne parli a Roma, o a livello riservato. Primo passo da fare oltre ad approfondimenti discuterne in consiglio comunale lunedì prossimo".

Conclude infine Centi sulle richieste dell'opposizione legate al tema - Proposte alternative per aprire un dialogo, senza pretesa di risoluzione del problema: tavolo di confronto a livello nazionale per superare lo stallo con governo. Un lavoro propedeutico per un masterplan condiviso con l’area militare per liberare alcune aree dell’arsenale. Tavolo nazionale che analizzi basi blu per capire ricadute, rischi, servitù militari, che fine faranno accessi al mare di Marola ad esempio. Contatto istituzionale di sviluppo come a Taranto, qui venga fatto polo manutentivo della Marina militare Commissione temporanea speciale sulle aree militare per seguire i lavori in maniera più continua".

Successivamente interviene Martina Giannetti, capogruppo d'opposizione di PD - Articolo Uno - "Primo punto è la necessità della partecipazione della popolazione su futuro e progettazione della città. Quando si parla di grandi progetti è chiaro che un confronto con la cittadinanza è irrinunciabile. C'è poi la necessità di vigilare su aspetti ambientali, di sottoporre i dragaggi a controlli, come verranno svolti e se saranno rispettati criteri minimi. Infine l'istituzione di una commissione temporanea, per altro prevista da regolamento seppur con durata provvisoria, ma sarebbe occasione importante per convocare soggetti della Marina stessa ed avere confronto e delucidazioni precise sulla situazione".

Segue Massimo Lombardi, consigliere d'opposizione di Spezia Bene Comune - "E' necessario avere una riconversione al civile anziché al militare. Basi blu è mera costruzione di moli senza ricaduta occupazionale che avrebbe interessato sicuramente la nostra forza politica. Parliamo di un'area, quella dell'Arsenale militare che è stata eccellenza della nostra città ma in decadenza continua, che non lascerà nulla alla città. - Segue poi sul tema ambientale - Si parla di dragaggi ma non c’è in questo programma una menzione all’aspetto prioritario ossia la bonifica. Salvaguardare la salubrità del luogo per i cittadini che vivono lì, intervento che metta al centro la salute dei cittadini. Ci vuole rispetto delle procedure di legge, noi lo pretendiamo".

Infine interviene Piera Sommovigo, consigliera di opposizione di Orizzonte Spezia - "Il Consiglio straordinario è necessario per superare lo stallo, perché noi non abbiamo altra possibilità di coinvolgere la cittadinanza e avere chiara l’idea della maggioranza. Diventa fondamentale capire cosa ne pensano del futuro della città e dell'Arsenale - conclude Sommovigo - Auspico che da parte loro lunedì ci sia disponibilità a confronto su temi e contenuti, volontà di chiarire la posizione dell’amministrazione su questo progetto".

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