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Il Consiglio Regionale ricorda Berlusconi e scoppia la polemica In evidenza

Pastorino (Linea Condivisa): "Non ho partecipato al minuto di silenzio", la Giunta abbandona l'aula

"Non sono tra coloro che festeggia la morte di nessuno ma oggi non ho partecipato al minuto di silenzio che il Consiglio Regionale della Liguria ha voluto dedicare a Silvio Berlusconi- inizia così la nota di Gianni Pastorino (Linea Condivisa)- Berlusconi è stato, per quanto mi riguarda, tutto ciò che di negativo ha rappresentato la politica dal 1993 ad oggi con l'utilizzo spesso personale della politica, 60 leggi ad personam, reati fiscali infiniti, la politica davanti ai tribunali di tutta Italia, l'imbarazzo internazionale ad avere a che fare con un pregiudicato che ha riportato condanne tali da essere escluso per anni dal Parlamento. Un uomo che ha segnato pagine negative della politica italiana non dimenticando tutte le polemiche e le iniziative giudiziarie rispetto ai suoi presunti collegamenti con la malavita organizzata.


Mi stupisce che alcuni colleghi in Consiglio Regionale si lamentino che sia uscito dall'aula. Questi colleghi che mi criticano sono gli stessi che in questi anni più di tutti hanno tradito Berlusconi, sperando di dividersene le spoglie quando era ancora vivo e che oggi lo potranno fare tranquillamente attaccando Forza Italia e le sue operazioni politiche per prenderne l'eredità. Sono quelli che si sono allontanati durante le inchieste giudiziarie, alcuni di loro erano ad Arcore con lui ma sono spariti e che, quando Berlusconi era "in sella" abbassavano la testa e garantivano a gran voce fedeltà.


Ma d'altra parte questo, spesso, è la politica e allora preferisco dire le cose con chiarezza. Ho sempre combattuto le idee di Berlusconi prima da sindacalista poi da politico e quindi non ho partecipato al minuto di silenzio".

Sulla questione interviene anche il Movimento Cinque Stelle, che in una nota commenta così quanto avvenuto successivamente: "Questa mattina, abbiamo assistito a un atto di Giunta degno di paesi dove la democrazia è utopia: la Giunta ha abbandonato il Consiglio regionale, in polemica con chi ha scelto di non partecipare al minuto di silenzio per la scomparsa dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Come M5S, siamo rimasti in Aula. Abbiamo anzi scelto un codice comportamentale rispettoso per la vicenda umana, benché il nostro giudizio sull'uomo politico non sia mutato e non potrà mai mutare. Altrettanto avremmo voluto fosse stato fatto dal centrodestra, che ha invece criticato le scelte altrui, espressione peraltro di libertà di pensiero e di azione, compiendo quello che riteniamo una mancanza di rispetto per i cittadini liguri, che da noi si aspettano che i lavori d'Aula vengano espletati. La destra regionale, dunque, oggi ha deciso di boicottare le istituzioni".

"Al di là della posizione e dell'ideologia politica reputo inaccettabile e vergognoso il comportamento di alcuni esponenti della minoranza che questa mattina hanno abbandonato l'aula durante il minuto di silenzio per commemorare la figura del Presidente Berlusconi uomo, imprenditore e politico che ha fatto la storia dell'Italia in questi ultimi trent'anni. Esprimo il più profondo disappunto per la mancanza di pietas umana dimostrata dalla minoranza ma anche per la mancanza di rispetto nei confronti della famiglia e degli affetti più cari". Così la consigliera regionale di Fratelli d'Italia a seguito delle polemiche scoppiate oggi in Consiglio regionale.  

"Gli episodi avvenuti a Genova, ieri al Centro Civico Buranello di Sampierdarena e oggi in Consiglio Regionale, dove consiglieri comunali e regionali di sinistra e del Movimento 5 Stelle hanno abbandonato o, ancora peggio, non hanno partecipato alle sedute durante il minuto di silenzio in memoria del Presidente Berlusconi sono gravissimi", così l'Assessore Manuela Gagliardi.

"Uomini e Donne delle Istituzioni che si sottraggono alla commemorazione di un uomo che, oltre ad essere ancora Senatore in carica, è stato a lungo Presidente del Consiglio, e per la cui morte è stato proclamato il Lutto Nazionale, è irrispettoso innanzitutto dell'Istituzione che rappresentano. Qui non si parla di avversari politici, che già sarebbe sgarbato e poco serio, ma si parla di un uomo che ha rappresentato il Paese nelle sue massime cariche e che è deceduto, la bagarre politica è inadeguata all'accadimento storico. Questi Uomini e queste Donne che non comprendono l'importanza di rappresentare i cittadini nelle Istituzioni dovrebbero immediatamente dimettersi, evitando così ulteriori brutte figure. Il Paese ne guadagnerebbe sicuramente, soprattutto in credibilità, perchè davanti ad episodi del genere non si può che pensare che siano totalmente inadeguati a ricoprire quei ruoli".

"Questa mattina il Consiglio Regionale della Liguria ha scritto una brutta pagina, la Presidenza del Consiglio ha chiesto unanimemente un minuto di silenzio per la morte di uno dei più grandi protagonisti della vita politica e imprenditoriale italiana, quattro volte Presidente del Consiglio dei Ministri, attualmente Senatore e Presidente di Forza Italia. Mi è spiaciuto aver dovuto ascoltare le dichiarazioni di chi avrebbe lasciato l'aula ma è stato peggiore il comportamento di coloro che sono usciti in silenzio o che hanno atteso prima di entrare nella stessa, non giustificando nemmeno il loro atteggiamento ma anche di coloro che hanno motivato le proprie scelte in base agli pseudo voleri del proprio elettorato ma la responsabilità degli atti è sempre personale non di chi ci ha votato", così il consigliere regionale Sauro Manucci di Fratelli d'Italia "Il minuto di silenzio è qualcosa che va oltre le passioni, le pulsioni politiche e le contrapposizioni che sono legittime in vita ma che in ogni caso in morte dovrebbero cedere il passo alla pietas. Ci ha lasciati un grande statista, un uomo che ha segnato la politica italiana e non solo degli ultimi 30 anni".

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