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73 anni fa la nascita della NATO, Pucciarelli: "Cardine di difesa comune"

Il Sottosegretario alla Difesa sottolinea che ancora oggi è un "presidio di dialogo e stabilità".


“Il 4 aprile 1949, con la ratifica a Washington del relativo trattato istitutivo, i suoi dodici Stati fondatori – tra cui l’Italia – davano vita alla Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord – in inglese: North Atlantic Treaty Organization, ormai comunemente nota anche con il suo acronimo NATO – pensata e strutturata per la collaborazione militare. Una alleanza multinazionale fra Nazioni dell’Europa e dell’America del Nord – innovativa per l’epoca se si pensa che nacque a pochi anni dalla fine della seconda Guerra Mondiale –, che da allora è stata ed è tutt’oggi il caposaldo di libertà e sicurezza dei Paesi membri attraverso il cardine della difesa comune nello spazio geopolitico cosiddetto nord-atlantico, con particolare riferimento all’Europa; una realtà capace anche di evolvere – dopo la fine del quarantennio bipolare di Guerra Fredda e la disgregazione dell’Unione Sovietica – in un moderno simbolo e presidio per la salvaguardia e la promozione della stabilità e della pacifica convivenza tra popoli, attraverso la gestione delle crisi mezzi politici e militari”, ha commentato il Sottosegretario di Stato alla Difesa Senatore Stefania Pucciarelli nel dare risalto al 73° anniversario dalla costituzione del Patto Atlantico, ratificato il 4 aprile 1949 ed entrato in vigore, il successivo 24 agosto.

 

“Oggi la NATO – ha proseguito il Sottosegretario Pucciarelli – continua ad essere attivamente impegnata nel garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri – saliti negli anni a 30 – attraverso mezzi politici e militari, oltre a curare ulteriori strumenti di cooperazione e dialogo come il Partenariato per la Pace – Partnership for Peace, sviluppato a partire dal 1990 a cui aderiscono 21 nazioni non NATO dell’Europa occidentale, dell’est e del sud-est Europa, del sud del Caucaso, dell’Asia centrale – il forum del Dialogo Mediterraneo – Mediterranean Dialogue – attivato nel 1994 per contribuire alla sicurezza e stabilità di quest’area da sempre cruciale per gli equilibri geopolitici globali e quello analogo del giugno 2004 in occasione del vertice di Istanbul – Istanbul Cooperation Initiative – per le possibilità di coinvolgimento dei Paesi delle regioni Mediorientale e del Golfo".

"Ciò che la NATO, come Alleanza difensiva, ha rappresentato per noi fin dalla sua costituzione in termini di garanzia – ha evidenziato Pucciarelli – lo si rileva nel concreto anche di fronte alle tragiche vicende che stanno interessando l’Ucraina: continua ad essere un esempio di comunanza di valori e di solidarietà tra alleati – grazie al quale il comportamento aggressivo di Mosca è ben attento a non travalicarne i confini – e con una funzione di deterrenza che va di pari passo con quella del dialogo e della negoziazione per giungere presto all’auspicata tregua delle operazioni militari e ad un accordo duraturo".

"Tutto questo richiede una convinta e responsabile compartecipazione dei Paesi membri nel preservare i valori fondanti dell’Alleanza e la continuità della sua solida base militare”, ha concluso Pucciarelli.

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