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“Per la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki serve una modifica al regolamento” In evidenza

La richiesta delle opposizioni per ora non può essere accolta.

Nel parlamentino spezzino questa sera si è discusso della possibilità di fornire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna che il 7 febbraio 2020, arrivato all’aereoporto del Cairo, è stato arrestato con l’accusa di “minaccia alla sicurezza nazionale” e “incitamento alle proteste illegali”. Dopo questo avvenimento ci sono state molteplici reazioni della comunità internazionale di solidarietà nei confronti dello studente, tanto che lo stesso Parlamento europeo il 18 dicembre scorso ha approvato una risoluzione nella quale chiede “la liberazione immediata e incondizionata di Patrick George Zaki e il ritiro di tutte le accuse a suo carico”, puntando il dito sull’arbitrarietà del suo arresto.

“Patrick da un anno è nelle carceri egiziane per aver espresso le sue idee, incarcerato in spregio alle norme del diritto internazionale”, così il consigliere di LeAli a Spezia Guido Melley. “Bologna, Bari e Milano hanno deliberato la cittadinanza onoraria per questo ragazzo. Si sta avviando un processo di coinvolgimento di tutta la comunità e anche La Spezia può fare la sua parte. Chiediamo se è volontà della giunta fornire la cittadinanza onoraria a Zaki, sperando che si eviti quell’inciampo avvenuto nel Comune di Genova dove è stata negata la cittadinanza onoraria a Zaki interpretando il fatto che non avesse un rapporto diretto con la citta di Genova”.

E’ stato l’assessore Luca Piaggi a rispondere all’interpellanza dell’opposizione, facendo presente che il problema è legato al regolamento: ”Dato che Patrick Zaki è detenuto nelle carceri egiziane per aver diffuso le proprie idee sui social network, per 10 post pubblicati su un account Facebook, la richiesta di sapere se è intenzione dell’amministrazione comunale avviare la pratica finalizzata all’assegnazione della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki non può trovare finalizzazione in quanto il regolamento attualmente in vigore non lo prevede. La pratica potrà essere avviata solo con una modifica del regolamento, qualora venga inserito nelle voci di distinzione quella dei perseguitati politici o simili. Solo a seguito di questa modifica potrà essere valutata la pratica oggetto dell’interpellanza”.

Quindi fino a quando non verrà modificato il regolamento per il conferimento alla cittadinanza onoraria, inserendo anche il caso legato ai perseguitati politici, non si potrà dare la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.

“L’amministrazione comunale sente questa esigenza di modificare il regolamento con questa correzione?”, ha chiesto il consigliere Melley. “Sarà nostra cura proporre la modifica con i colleghi di maggioranza, se c’è un intendimento. Se ci sarà la disponibilità dell’amministrazione ben volentieri proporremo la modifica del regolamento, ma se questa non fosse manifestata rischieremo di fare un lavoro per nulla”.

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