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Ordinato da INPS il pagamento di circa il 30% delle pratiche di cassa in deroga, di chi la colpa dei ritardi? In evidenza

di Elena Voltolini - L'Assessore Berrino spiega la strada scelta da Regione Liguria, ma sui tempi dei pagamenti non può dare risposta: "Ora è tutto in mano all'INPS".

Arriva anche in III Commissione Consiliare del Comune della Spezia il dibattito sui ritardi nel pagamento della cassa integrazione in deroga e sulle responsabilità.

L'Assessore alle Politiche dell'Occupazione Gianni Berrino ricostruisce quanto fatto da Regione Liguria: “Le domande sono state depositate già da fine marzo, poi si è partiti il 14 aprile con il passo successivo. Regione Liguria ha chiesto alle aziende la rendicontazione della cassa integrazione usufruita, ovvero il numero di lavoratori coinvolti e le ore, mese per mese. In questo modo la Regione ha trasmesso ad INPS direttamente l'importo da pagare. La scelta è stata quella di togliere un passaggio al lavoro dell'INPS fornendole già le ore da pagare. Per questo c'è voluto qualche giorno in più perchè la Liguria trasmettesse le domande, ma erano domande già complete. Altre regioni hanno invece inviato le domande senza rendicontazione, è stata l'INPS poi a dover scrivere alle aziende per farsi rendicontare le domande. Per entrambe le modalità seguite, comunque, i risultati non sono molto diversi in termini di tempistiche di pagamento”.

Finora è stato ordinato da INPS il pagamento del 29% delle pratiche (dato aggiornato a settimana scorsa, ora, ha anticipato l'Assessore, il dato è un po' più alto).

“Prima del Covid – ha sottolineato Berrino - ci volevano 4 o 5 mesi per la cassa in deroga. Ora si sosteneva che sarebbe bastata una quindicina di giorni, ma INPS ovviamente si è trovata sommersa dalle domande e questo fa sì che il tempo si sia dilatato. Sinceramente troppo, perchè è passato davvero tanto tempo e ci sono persone che non hanno entrate senza la cassa in deroga”.

Sui tempi in cui verranno erogati i pagamenti Berrino però non ha risposta: “Una volta che la rendicontazione è stata inviata all'INPS, la competenza della Regione è finita e tutto passa nelle mani dell'Istituto di Previdenza”.

“Intanto, però, Regione Liguria – informa Berrino – ha stretto un accordo con Carige, mettendo a disposizione circa 3 milioni di euro affinché la banca possa garantire l'anticipo della cassa in deroga a chi lo richiederà, tramite una sorta di fondo rotativo che si rigenera man mano che Inps procede ai pagamenti. Il lavoratore dovrà presentare alla banca la dichiarazione del datore di lavoro con l'importo richiesto, la banca verserà l'anticipo in un conto dedicato: di fatto un prestito a zero interessi che verrà garantito dal fondo regionale.
Come Regione speriamo che anche altre banche aderiscano”.

L'Assessore Berrino esprime, però, tutti i propri dubbi sullo strumento scelto dal Governo: “La cassa in deroga non credo proprio sia lo strumento giusto, penso sarebbe stato molto meglio versare i soldi direttamente ai datori di lavoro in modo tale che loro pagassero gli stipendi ai lavoratori, anche nel caso di lavoro non fruito”.

L'Assessore regionale ha poi ricordato una serie di finanziamenti e di misure attivate dalla Regione a sostegno delle imprese e dei lavoratori.

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