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"Lo Stato ci aiuti", l'appello del sindaco Moggia al premier Conte In evidenza

Una lettera aperta per chiedere che siano assicurati a sindaci e forze dell’ordine dotazioni di protezione e risorse per poter attuare quanto viene richiesto.

Gentile Presidente del Consiglio,

da convinto, orgoglioso e impegnato sostenitore della scelte senza precedenti che il Suo Governo ha deciso di fare mettendo la salute degli italiani al primo posto delle priorità nazionali, mi permetto rivolgerLe un accorato appello in vista dei prossimi provvedimenti del Governo per l’emergenza Coronavirus affinché siano concretamente, e non solo a parole, assicurati a noi Sindaci e alle forze dell’ordine impegnate h24 sul territorio, dotazioni di protezione e le risorse minime necessarie per poter concretamente attuare quanto giustamente ci viene richiesto, senza risparmio di energie forze e impegno

E’ da giorni infatti che, almeno nel mio paradisiaco territorio delle Cinque Terre, noi Sindaci Liguri riceviamo sollecitazioni e indicazioni dal nostro referente territoriale Anci a comportarci h24, “come fossimo in guerra”, nell’imporre ai nostri concittadini il rigoroso rispetto delle direttive del Governo, utilizzando “ogni forza di vigilanza e dispersione a nostra disposizione, compresa l’azione diretta di noi amministratori locali”. Cosa che stiamo facendo dal primo giorno (e notte) senza soluzione di continuità, ma che a noi per primi diventa sempre più difficile poter continuare a garantire per l’assoluta assenza di ogni supporto concreto nazionale, di rifornimento e riferimento.

Lo segnalo – voglia credere, signor Presidente del Consiglio, dal profondo del cuore – a mero fine collaborativo, nella speranza di fornire un contributo concreto e razionale alla gestione di un'emergenza che tutte le Istituzioni e tutta la Nazione devono affrontare con grande senso di responsabilità.

La pandemia di livello sovranazionale da Covid-19, così gravemente diffusa nella nostra Nazione, sta coinvolgendo pesantemente gli Enti Locali, rappresentati da noi Sindaci, impegnati in prima linea in tutta quell’attività richiesta per fronteggiare l’emergenza a livello locale: organizzazione degli uffici per garantire l'erogazione dei servizi indispensabili alla comunità amministrata e per assicurare lo svolgimento delle attività indifferibili, presidio del territorio e controllo del rispetto delle misure governative finalizzate al contenimento della diffusione epidemiologica.

Lo stato dei fatti, ad oggi, induce però ad una profonda riflessione, in relazione ai provvedimenti di imminente emanazione del Governo.

Ad esempio, nella parte che riguarda il Ministero dell’Interno, risulta che sarebbero di prossima entrata in vigore Norme per lo stanziamento di fondi per le locali Prefetture impegnate nella gestione dell'emergenza.

Riscontrata con favore l’adeguata attenzione riservata al personale civile dell’amministrazione dell’Interno, tuttavia mi permetto invece evidenziare l’assenza di qualunque riferimento agli Enti locali, ai Sindaci, ai Segretari comunali, agli Agenti di polizia locale che da giorni, settimane, affrontano senza sosta la difficile situazione conseguente alla pandemia.

In considerazione di quanto esposto, preme evidenziare che, mai come oggi, in piena emergenza Covid-19, i Comuni, specialmente se piccoli, necessitano di un reale e concreto sostegno da parte dello Stato, anche in termini economici, al fine di garantire le misure di contenimento che il Governo prevede, ma che necessitano evidentemente di mezzi, strumenti e risorse, per la loro attuazione.

Non è pensabile che le Prefetture chiedano quotidianamente se e quali misure siano state adottate ai fini del contenimento del contagio, se non è possibile disporre di agenti di vigilanza per farle rispettare. Anche ammesso che i Comuni abbiano capacità di bilancio adeguate ai fini assunzionali, i vincoli di legge non consentono infatti assunzioni libere.

È assolutamente urgente prevedere la possibilità di assunzione di agenti di Polizia Locale al di fuori di tutti i limiti imposti per la spesa di personale ed è auspicabile lo stanziamento di specifici fondi statali finalizzati a tali assunzioni.

Parimenti non è pensabile che la Funzione Pubblica chieda di comunicare quali soluzioni siano state adottate rispetto alla direttiva 2/2020 che impone lo smart working se i Comuni, specie quelli piccoli, non hanno le risorse per un potenziamento della struttura informatica. È assolutamente indispensabile lo stanziamento di fondi ad hoc anche per l'attuazione del lavoro agile.

Allo stesso modo è incoerente e contraddittorio prevedere modalità telematiche per lo svolgimento di Consigli comunali e Giunte, prevedendo tuttavia la presenza in loco di Sindaco e Segretario. In disparte il fatto che i consiglieri /assessori potrebbero non disporre di strumentazioni informatiche adeguate presso il loro domicilio, è del tutto incoerente prevedere la presenza di Sindaco o presidente del consiglio e Segretario comunale, quest'ultimo quasi sempre condiviso con più Enti e pertanto, semmai, maggiormante esposto a un rischio di contagio sia attivo che passivo.

Grato per l’attenzione e l’ascolto che vorrà dare a questo mio appello dettato dalla assoluta necessità di essere messo in condizione di combattere, come richiesto, una battaglia senza precedenti che vede impegnato il nostro Paese, Le rinnovo ammirazione e gratitudine per coraggio e la determinazione che il Suo, il nostro Governo, sta dimostrando.

Emanuele Moggia, Sindaco di Monterosso al Mare, Cinque Terre

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