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Nuova protesta degli Oss in Comune: “Ci fate schifo, non avete rispetto” In evidenza

di Gabriele Cocchi – Il consiglio comunale tocca vette inarrivabili per inconcludenza e totale confusione. Il centrodestra chiede alla Regione di sensibilizzare il governo.

A fine novembre il grido dei 158 operatori socio sanitari di Asl 5 era arrivato per la prima volta in consiglio comunale, con un’accesa protesta che li aveva portati a contestare faccia a faccia il sindaco Pierluigi Peracchini. Stanotte in Comune è andata in scena la “seconda puntata”, con una delegazione meno folta ma ugualmente agguerrita di lavoratori (qui l'approfondimento sugli altri 450 Oss che al contrario chiedono a gran voce il concorso per entrare in Asl).

A far montare la rabbia degli Oss è stato un estenuante dibattito dell’assemblea di palazzo civico, che ieri sera ha raggiunto vette inarrivabili per inconcludenza, totale confusione e continui battibecchi, ben oltre i tradizionali standard del consiglio comunale. A innervosire i lavoratori è stato in prima battuta il rifiuto del centrodestra di discutere in apertura di assemblea della loro vertenza, che invece è finita in coda al dibattito, a notte inoltrata.

Una mossa che ha spazientito i lavoratori, che in questi giorni stanno ancora aspettando la convocazione del tavolo tecnico da parte della Regione sulla costituzione della società in house. È questo il "grimaldello" che consentirebbe di evitare il concorso pubblico preservando i 158 posti di lavori degli Oss di Coopservice. Ma sulla fattibilità dell’operazione ancora si attende il parere preventivo della Corte dei Conti e il responso del governo.

In questo quadro la mozione dell’opposizione, con la richiesta al sindaco di invitare Regione, Alisa e l’assessore Sonia Viale a convocare subito il tavolo di confronto istruttorio per la stabilizzazione degli Oss, è stata bocciata e “filtrata” dalla maggioranza di centrodestra, che ha impegnato Peracchini “a invitare la Regione ad un’opera di sensibilizzazione nei confronti del governo affinché si esprima in tempi brevi sulla legge regionale”.

Da Guido Melley e dal collega Roberto Centi è arrivato un appello alla Regione per accelerare i tempi: "Chiediamo che la Regione non rinvii ulteriormente l'avvio del confronto per inquadrare la costituzione della società in house".

“Tutti vogliamo trovare una soluzione – ha puntualizzato il consigliere Andrea Costa di La Spezia Popolare – Dal punto di vista istituzionale è stato fatto un percorso condiviso da tutti. Trovo non votabile la mozione dell’opposizione perché dà per scontate cose che non lo sono. Quello che possiamo chiedere è un’opera di sensibilizzazione da parte della Regione nei confronti del governo perché si esprima in breve tempo”.

“Per voi su ogni tema c’è sempre un fantasma: quello della Regione – ha ribattuto Federica Pecunia di Italia Vivia – Io sono disposta a prendermi la responsabilità di dire al mio parlamentare di riferimento (Raffaella Paita, ndr) di chiedere al governo di accelerare il suo parere, ma voi siete disponibili a chiedere alla Regione di convocare questo benedetto tavolo?”.

Critiche anche dal capogruppo del Pd Marco Raffaelli (“Spostando il tiro sul governo stasera non fate seguito a una richiesta dei sindacati e dei lavoratori”) e da Jessica De Muro del Movimento Cinque Stelle (“Perché dai vostri documenti deve sempre scomparire la Regione? Confermare sempre il detto secondo cui in questo consiglio comunale non si muove foglia senza che Toti non voglia”), mentre sempre dai banchi dell’opposizione è stata fatta notare l’assenza dell’assessore alla sanità Gianmarco Medusei al momento del dibattito sugli Oss.

Lorenzo Viviani della Lega invece ha puntato il dito contro le opposizioni: “In questi mesi avete fatto politica sulla pelle di questa gente, li avete strumentalizzati in modo schifoso”.

Furiosi, a fine assemblea, gli Oss presenti tra il pubblico: “Ci fanno schifo, non hanno avuto rispetto nei nostri confronti rifiutandosi di parlare del nostro problema in apertura della seduta, quando sapevano benissimo che non avrebbero votato a favore della mozione. Ringraziamo soprattutto il consigliere Andrea Costa per questo comportamento. Abbiamo lavorato dodici ore e ci svegliamo alle 5.30, ci hanno costretto a restare qui fino alle 2 per ascoltare il dibattito sui nostri posti di lavoro”.

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