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"Sul nuovo ospedale vince il servilismo di partito: lunga vita a Toti!" In evidenza

L'intervento di Massimo Baldino dopo il consiglio comunale straordinario durato ben sette ore.

"Non si può governare sempre guardando al passato, anche se il passato è importante e pesa parecchio, visto che si è prima distrutto, con un goffo quanto temerario tentativo di alzarlo di un piano, un ospedale vecchio e obsoleto quanto si vuole, ma comunque sempre in grado di fornire servizi indispensabili alla popolazione. Ovviamente anche in questo caso Procura della Repubblica non pervenuta.

Poi si è avviato un tragico minuetto fatto di autorizzazioni date da uno e negate da un altro, richieste di varianti esaminate in tempi biblici, cronoprogrammi quindi non rispettati, rimbalzi di responsabilità tanto irritanti quanto inutili.

Ma non si può governare per cinque anni una regione stando lì, solo per criticare l’operato degli altri che ti hanno preceduto.

Non si può semplicemente perché non serve a nessuno, se non a giustificare la propria inefficienza.

Ci viene un ospedale in cinque anni. Soprattutto se per farlo c’è già un progetto, una ditta incaricata dei lavori e soprattutto i soldi!

Certo possono insorgere delle difficoltà... in Italia succede sempre... ma non si può dopo cinque anni essere ancora con tutte e due i piedi nella palude che è stata creata a Felettino.

E se queste sono le responsabilità della Regione, quelle dell'amministrazione locale sono le solite. Quelle comuni purtroppo a gran parte della politica italiana.

Quelle del servilismo al partito, ai suoi uomini, quelle del fare troppo spesso i "cavalier serventi" di chi ci ha permesso di occupare un posto più o meno di prestigio (fosse anche a volte quello di semplice consigliere comunale) invece che fare gli interessi della comunità. E allora, il governatore ha sempre ragione... anche quando ha torto marcio...

Il governatore non va seccato con domande sconvenienti e amministrativamente corrette (e non alla Carlona), vedi Enel dove ci beccheremo certamente il turbogas voluto a suo tempo infatti anche da Peracchini, perché Toti così aveva deciso.

Se il governatore vuole che Ire (costo sei milioni più gli onorari di molti direttori dei lavori anche se di lavori al momento non se ne vedono) si occupi in toto dell’affare Felettino, così sia...

E se il governatore ha delle perplessità circa l’affidabilità della ditta incaricata dei lavori, si faccia sì che tali perplessità vengano estese a tutto il palazzo, anzi i palazzi governati dal centrodestra... e chi se ne frega se così si ritarderanno i lavori all’infinito e se magari l’intera provincia sarà privata del sacrosanto diritto di essere curata decentemente invece che come bestiame! Lunga vita al nostro governatore!

Badate però, questa non è una critica rivolta solo al centrodestra. Oggi è diretta a loro, visto che sono loro a governare i palazzi di Regione, Provincia e Comune.

Purtroppo però, questo modo di agire è comune a molte vicende italiane ed è molto più simile a un retaggio del regime che a una prima seconda o terza repubblica, visto che ogni tanto ci piace cambiare la targa alla democrazia.

Nel caso del Felettino dunque, a non dire mai una parola che stonasse con quanto drammaticamente stava avvenendo a Genova è stato questo centrodestra a trazione Peracchini.

Si è accettato passivamente che a fronte di una variante peraltro in qualche modo sollecitata dalla Provincia e presentata tre anni fa non si sia riusciti a dare risposte veloci, quale il tema che è quello di un ospedale avrebbe richiesto, per giungere dopo tre anni che io dunque definisco di colpevole ritardo a un respingimento immotivato, visto le carte e le poche alternative in campo.

Ieri in consiglio comunale qualcuno mi ha definito “teleguidato”. Direi che visto quanto avvenuto per Felettino ci vuole davvero un bel coraggio".

Massimo Baldino Caratozzolo
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